Data pubblicazione: 13/09/2008 | INTERVENTI
Congedo: «Al doppiopesismo e ai defilè della sinistra rispondiamo con gli atti»
Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Saverio Congedo, interviene in merito ai collegamento ferroviari protestando contro il Partito Democratico. Alla farsa della sinistra, il centrodestra risponde con la coerente responsabilità»
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, <strong>Saverio Congedo</strong>, interviene sulla vicenda dei collegamenti ferroviari e sull'iniziativa del Partito Democratico a Lecce. «Due pesi e due misure, secondo il consueto costume della sinistra che, sul fronte dei collegamenti ferroviari, ritrova la voce dopo aver lungamente dormito per non disturbare l’allora governo Prodi, vittima di un perenne torpore. L’ unico segno di vita, al tempo, fu rappresentato dal défilé dell’assessore Loizzo e del vicepresidente Frisullo, che pensarono bene di rassicurare il territorio dal pericolo isolamento ferroviario marciando trionfalmente davanti alle stesse, obsolete, vetture spacciate allora come convogli di serie A e oggi definite macchine a vapore. Alla farsa della sinistra, - continua Congedo - pronta a gettare acqua sul fuoco o ad accendere la miccia secondo le convenienze del momento, il Centrodestra risponde con la coerente responsabilità di chi non si limita alle sfilate ma batte i pugni prescindendo dal colore politico di chi siede a Roma. Ne è una dimostrazione l’incontro – conclude Congedo - di giovedì prossimo con il Sottosegretario all’Interno <strong>Alfredo Mantovano</strong>, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, <strong>Altero Matteoli</strong>, e l’mministratore delegato di Trenitalia, <strong>Mauro Moretti</strong>, per chiedere ragione delle strategie aziendali per il Sud e dei disservizi che interessano i convogli da e per la Puglia: una pragmatica coerenza a cui fa da contraltare un opportunismo ideologico drammaticamente lontano dalle reali esigenze dei cittadini».</p>