Data pubblicazione: 13/09/2008 | INTERVENTI
Adriana Poli Bortone: «Verificare le erogazioni dei contributi alle tv pugliesi»
Richiesta inaspettata per una nuova verifica ispettiva sull’operato del Corecom. Adriana Poli Bortone, senatore del Popolo della Libertà, ha rivolto un interrogazione per verificare la situazione dell’erogazione dei contributi pubblici alle tv locali.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Il senatore del Popolo della Libertà Adriana Poli Bortone ha rivolto una interrogazione al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ed al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, per sapere se intendano attivare forme di sindacato ispettivo per verificare la situazione dell’erogazione di contributi pubblici alle emittenti televisive locali di Puglia.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">È noto che con la Legge numero 448/98 comma 3 dell’art. numero 45, si provvede alla concessione di benefici economici alle emittenti televisive locali e che la materia è regolamentata attraverso il decreto ministeriale numero 292/04 ed il decreto ministeriale del 31 gennaio 2008. Inoltre, il Corecom di Puglia ha redatto la graduatoria delle 16 emittenti televisive ammesse ad ottenere il finanziamento pari, come previsto, ai 4/5 dell’intera somma destinata alla Puglia. Nel testo della interrogazione si sottolinea come il Corecom avrebbe dovuto verificare, con tutti i mezzi, la veridicità della documentazione allegata, anche in presenza di autocertificazione, soprattutto in merito al contenuto dell’articolo numero 1 comma 24, lettera a, del secondo dei due decreti citati con cui si prevede che la domanda contenga «la dichiarazione di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali». È evidente che per «regolarità» si intende che l’emittente sia in regola all’atto della presentazione della certificazione o autocertificazione, considerato che per «regolarità» si intende anche l’aver concordato forme di rateizzazione, e che, laddove la regolarizzazione dovesse avvenire successivamente all’atto della presentazione della domanda, si avrebbe come effetto una dichiarazione evidentemente mendace, con tutte le eventuali conseguenze anche di carattere penale, ed una distorsione del mercato perché attraverso una indebita erogazione di fondi pubblici si sanerebbe una situazione debitoria precedente che, laddove onestamente dichiarata, avrebbe impedito l’accesso alla fruizione dei fondi pubblici stessi. Si sottolinea, infine, come non corrisponde al vero il fatto che il Corecom non abbia gli strumenti per effettuare le verifiche, nel qual caso il Corecom si rivelerebbe un organo inutile, che sono espressamente previsti dall’ articolo numero 1 comma 7 dello stesso decreto.<br /><br />«L’interrogazione - chiarisce Adriana Poli Bortone - è finalizzata ad attivare una verifica della erogazione dei contributi alle tv pugliesi per fugare ogni dubbio su una vicenda che tanto turbamento sta provocando fra gli onesti operatori televisivi della nostra regione che effettivamente erano in regola, all’atto della richiesta di contributo, con tutti i requisiti voluti dalla legge. Il problema va affrontato con urgenza e con chiarezza a tutela di quella etica della comunicazione, talora invocata a sproposito, ed in virtù della quale - conclude - debbono intervenire esempi comportamentali corretti e buone prassi da offrire in termini emulativi agli operatori economici e culturali».</p>