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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MAGLIE</strong> | Pistola
puntata in faccia, poi pugni e calci e via col bottino. Da 300mila
euro. Una rapina che si è registrata a Maglie, in una nota
gioielleria della città, e che sarebbe stata messa a segno da
due uomini del brindisino, che a causa del loro accento hanno
lasciato qualche traccia da far seguire agli investigatori, che si
sono messi sulle loro tracce. In due, si diceva, che avrebbero agito
a piedi, ma che, sarebbero poi scappati con un'auto, forse una Fiat
Croma, di colore bianco. Proprio ieri sera, un primo caso di rapina,
c'è stato a Porto Cesareo. Una coppia di rapinatori dopo
essersi avvicinata al rinomato stabilimento balneare del posto,
«Goa», che si trova tra Porto Cesareo e Torre Lapillo, si
è rivolta con tono minaccioso nei confronti del custode.
L'intenzione era quella di sottrargli il denaro della giornata, ma
l'uomo, con sé aveva solo 30 euro, che gli sono stati
sottratti. Stando a quanto se ne sa, i due avrebbero agito senza
coprire il volto, intorno alle 21,30 di ieri sera. Il giovane custode
era in prossimità dell'orario di chiusura, e stava
controllando le ultime cose, quando a un certo punto i due rapinatori
si sono avvicinati a lui, e gli hanno rivolto la parola. Parole di
minaccia, che gli avrebbero intimato di consegnare loro il denaro. I
due sarebbero arrivati dinanzi a lui a bordo di una Fiat Croma
bianca, il che farebbe pensare che la rapina messa a segno questa
mattina da altri due, sia stata compiuta dagli stessi rapinatori che
hanno agito a Porto Cesareo. Dopo aver preso l'esiguo bottino, i due
se la sono data a gambe. Questa mattina, invece, a volto scoperto,
proprio di fronte al negozio «Santese», dove c'è
la storica gioielleria Toma, di Benito Toma, due individui, intorno
alle 9,20, sempre a volto scoperto come nel primo caso, si sono
introdotti a turno all'interno della gioielleria, camuffati da
semplici clienti. Uno dei due aveva con sé la pistola, con la
quale ha seminato il panico nella gioielleria di via Trento e
Trieste, al civico 7, in prossimità di piazza Francesco
Capece. Appena superato le due porte interne, dove la prima è
quella che collega con l'esterno, mentre la seconda, automatica,
collega con l'interno. Uno dei due avrebbe chiesto di vedere i
gioielli presenti nella cassaforte. E così, il proprietario
gli ha aperto il deposito dov'erano i gioielli. A quel punto, sarebbe
entrato in scena il secondo, che con pistola alla mano, non avrebbe
usato mezzi termini: «Fuori i gioielli». L'anziano
proprietario, Benito Toma, di 73 anni, di Maglie, commerciante, è
stato colpito alla nuca, con un colpo che sarebbe servito da sedativo
ad un'eventuale reazione da parte dell'uomo. Subito dopo, i due
rapinatori avrebbero tirato fuori gioielli e monili in oro, orologi
di varie marche per un valore complessivo di 300mila euro. Tutti non
coperti da assicurazione. I malviventi a quel punto si sono
allontanati a piedi, passando attraverso le vie circostanti, per poi
far perdere le proprie tracce, insieme ad un terzo complice, che
probabilmente li attendeva fuori dalla struttura. Dopo un attimo di
stordimento, l'anziano Toma ha chiamato i carabinieri al numero
d'emergenza 112. Che sono intervenuti sul posto, e lo hanno
ascoltato. E sono proprio i militari del Nucleo operativo e
radiomobile della compagnia di Maglie a portare avanti le indagini
del caso.</p>
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