Data pubblicazione: 10/09/2008 | INTERVENTI
Botta e risposta tra Saverio Congedo e Antonio Buccoliero sui consultori
A scrivere per primo è Buccoliero che sostiene la difesa della vita attravero il rafforzamento della rete dei consumatori. A distanza di poche ore arriva la risposta di Congedo che dichiara il successo dei consultori privati e quelli pubblici.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| «I legittimi dubbi sul rispetto e sulla difesa della vita trovano una risposta positiva nel Piano regionale della salute, da cui emerge il chiaro intento di contrastare l’interruzione volontaria della gravidanza, soprattutto quando essa non è il risultato di una libera volontà della donna».</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">è quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e vicepresidente della VII commissione, affari istituzionali, <strong>Antonio Buccoliero</strong>. «Nel piano regionale della salute – prosegue Buccoliero – è messa in evidenza l’azione dei consultori, che non sono concepiti come semplici ambulatori medici in cui ottenere il nullaosta per un’interruzione di gravidanza, ma come strumenti di sostegno e di vicinanza alla donna, facendo in modo che la legge 194/78, che consente di interrompere una gravidanza, venga applicata nella sua interezza, tentando tutte le strade possibili, attraverso un supporto fisico e psicologico, per rimuovere alla radice tutte quelle cause che inducono una donna a rinunciare alla possibilità di mettere al mondo un figlio. In questo senso va il subemendamento dell’assessore Tedesco, approvato dall’unanimità, che considera i consultori privati parte integrante della rete dei consultori regionali. Si tratta di un rafforzamento del ruolo sociosanitario svolto dai consultori – conclude Buccoliero - perché ci sia una concreta difesa della salute della donna e della vita».<br /><br /><br /><br />Poco dopo arriva la risposta di <strong>Saverio Congedo</strong>, consigliere regionale del PDL, che dichiara: «<span>Pur permanendo, in un piano di salute che incancrenirà il degrado della<span> s</span>anità pugliese, un quadro complessivo di forte ideologicizzazione nel segno del politicamente corretto e del relativismo culturale, registriamo un nostro successo nell’approvazione unanime dell’emendamento che sancisce l’integrazione dei Consultori Familiari privati accreditati nella rete consultoriale regionale. Nei fatti, un riconoscimento concreto, pur se ancora parziale, per chi si batte, al fianco delle donne, per aiutarle ad evitare il dramma dell’aborto, garantendo un’applicazione più fedele di una normativa vigente che era finalizzata preliminarmente a sostenere le ragioni della vita, ma che finora faziosamente è stata interpretata come una mera facilitazione delle pratiche abortive. La nostra battaglia, sia pure in condizioni di minoranza, ha così consentito, sia pur non come si sarebbe potuto e dovuto, alla Regione di ascoltare anche la voce di chi difende i Valori della Vita e della Famiglia. Il resto lo faremo quando restituiremo anche la Regione Puglia alla sua maggioranza naturale».<span></span></span></p>