di Giorgio Coluccia
<p style="text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | <strong>Christian Cimarelli</strong>: tanta fantasia, un volto felice. Nel Gallipoli issatosi in vetta a punteggio pieno dopo due turni di campionato, brilla l'estro e fanno faville i piedi buoni di questo provetto ispiratore 32enne. Una carriera da rimarcare, da raccontare magari ai nipotini un pò più in là. Cimarelli è ormai una bandiera del club salentino, così come è l'unico superstite della prima storica stagione del club giallorosso in Prima divisione. Un vanto da tenere stretto, di cui vantarsi appunto. E il nome del giocatore fiorentino, ex di Pistoiese, Chievo, Reggiana, Fiorentina e Lecce, sventola ancora alto. Per accorgersene non serve andare troppo indietro, il salto della mente è breve: domenica scorsa, il derby con il Potenza è fissato sull'1-0 per i rivali. Al 17' della ripresa il tecnico Giannini lancia Cimarelli, al posto di Esposito, nella mischia. Passa nemmeno un quarto d'ora ed ecco, guardacaso, un suo delizioso assist tramutato da Ginestra in oro colato, nel sorpasso, nel gol che poi sarà quello della vittoria.Nemmeno a dirlo, Cimarelli ha colpito ancora.</p>
<p style="text-align: justify;"><br /><br />«La gioia di mettere in condizione di segnare i miei compagni è più forte del cercare il gol personale - ha spiegato il centrocampista classe 1975 - ispirare è la cosa che prediligo di più. I complimenti di Ginestra per il pallone che gli ho servito? Me li fa spesso anche in allenamento e lo ringrazio. È stato bravo lui a segnare e ha così esaltato il lavoro di tutto il gruppo. Ma Potenza è già archiviata, ora dobbiamo pensare al Foligno». Il futuro è roseo a quanto sembra: «Il sottoscritto ha fiducia: se abbiamo vinto le prime due partite è perché questo gruppo ha dimostrato la compattezza unica e la voglia di lottare. Negli anni ho visto il Gallipoli migliorare sempre di più negli avvii di campionato: la prima stagione abbiamo collezionato tre punti, la scorsa quattro e stavolta siamo partiti a punteggio pieno!».</p>
<p style="text-align: justify;"><br /><br />Per il colpo da maestro messo in mostra domenica scorsa, il merito va anche al timoniere del gruppo, a <strong>Beppe Giannini</strong>, che, appena arrivato, gli ha cambiato il ruolo: non più attaccante, ma in cabina di regia davanti alla difesa. Scelta saggia, le caratteristiche del centrocampista toscano ne sono uscite ancor di più privilegiate: «Il mister mi conosce bene - ha dichiarato Cimarelli - l'ho già avuto come tecnico nel Foggia nel 2004, e inoltre abbiamo giocato insieme a Lecce, nella stagione della promozione in serie A nel 1999. E' un ruolo che mi piace, che occupavo da giovane negli Allievi e nella Primavera della Fiorentina, dove Luciano Chiarugi mi schierava davanti alla difesa. Questo ruolo ce l'ho nel sangue, anche se, dopo gli 11 gol segnati con il Montevarchi (nel 1997-'98, ndr) da esterno sinistro del 4-4-2 , qualcuno mi ha sempre visto come uno dotato di qualità da bomber. Niente di più sbagliato, io preferisco ispirare». E qualcuno in quel di Potenza se ne sarà finalmente accorto...</p>