Data pubblicazione: 09/09/2008 | INTERVENTI
Il Partito Democratico interviene sul Centro antiviolenza «Renata Fonte»
A far sentire la presenza del Centro antiviolenza «Renata Fonte» e manifestare la «non chiusura», è Paola Martino, coordinatrice del Forum Donne provinciale del Partito Democratico. «È necessario avviare una riflessione che coinvolga le istituzioni».
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.05pt 0pt 0cm; line-height: 150%; text-align: justify; mso-pagination: none; mso-layout-grid-align: none;"><strong>LECCE</strong> | «Riguardo alla chiusura del Centro antiviolenza, Renata Fonte, di Lecce è necessario avviare una riflessione che coinvolga le istituzioni e le associazioni del territorio che da sempre si sono occupate di questi temi». A sottolinearlo è il coordinamento provinciale del Partito Democratico. «Il Comune di Lecce dovrebbe iniziare ad impegnare risorse mirate a sostenere in modo diretto azioni a favore della parità tra uomini e donne e volte al superamento di ogni discriminazione basata sul genere», afferma Paola Martino, coordinatrice del Forum Donne provinciale del Pd e componente dell’esecutivo provinciale, «Sarebbe necessario organizzare nel capoluogo cittadino una politica di genere e delle pari opportunità che si configuri come motore di sensibilizzazione per l’adozione del principio di mainstreaming della dimensione di genere, ossia l’integrazione delle pari opportunità in tutte le politiche, così come stabilito dall’Unione Europea, nel trattato di Amsterdam del 1977».</p>
<p style="margin: 0cm -0.05pt 0pt 0cm; line-height: 150%; text-align: justify; mso-pagination: none; mso-layout-grid-align: none;"><span style="line-height: 150%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.05pt 0pt 0cm; line-height: 150%; text-align: justify; mso-pagination: none; mso-layout-grid-align: none;">«All’interno di questa programmazione e in questa nuova ottica - continua Paola Martino - possono trovare spazio iniziative indispensabili come il Centro antiviolenza “Renata Fonte” che tanto ha fatto per aiutare le donne in un contesto cittadino con scarsi punti di riferimento in tal senso e il cui lavoro non può essere vanificato. Oggi la Regione Puglia, attraverso le iniziative legislative dell’Assessorato alla Solidarietà Sociale, offre diversi strumenti utili in tal senso - conclude Paola Martino - e mi auguro che l’amministrazione comunale sappia utilizzarli e trovi i modi per dare continuità all’attività del Centro Renata Fonte».</p>