di Giorgio Coluccia
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI (dal nostro
corrispondente)</strong> | Proprio un bell'inizio. In Prima Divisione, nel
girone B, c'è un Gallipoli a punteggio pieno, vincente in casa
e ora anche in trasferta. La graduatoria è veramente da
guardare: giallorossi a sei lunghezze, assestati nel trio di testa
con Ternana e Arezzo. E domenica prossima ne capiremo di più,
se possiamo veramente parlare di prima vera fuga stagionale, nel
momento in cui al «Bianco» arriverà il Foligno.
Dopo l'1-0 di sette giorni fa (decise Riccardo all'81') contro la
Pistoiese, arriva il 2-1 sul terreno del Potenza. La solita
sofferenza, la solita fatica ma al triplice fischio la soddisfazione
è doppia, il sogno è cullato sempre più
docilmente. Contro i lucani, il riscatto dopo la sgarbo subito la
passata stagione è servito, così come è servita,
in maniera implacabile, la rimonta dopo l'iniziale svantaggio.
Proposta, anzi, imposta agli avversari in un batter d'occhio, nel
secondo tempo, fra il 71' e il 75'. Al «Viviani», contro
un Potenza sempre ancora a quota -3 in classifica e in preda ad un
caos societario vero e proprio (il 26enne presidente Postiglione è
indagato per legami con la mafia lucana e allacciamenti vari con giri
di scommesse illecite), il tecnico Giannini ripropone il solito
3-5-2, già collaudato nella prima del Bianco contro la
compagine di Pistoia. L'inizio non è dei migliori, c'è
da soffrire, i salentini spesso porgono il fianco agli avversari, che
però non ne approfittano. Vedi, a ridosso dei dieci minuti di
gioco, la paratona di <strong>Gegè Rossi</strong> su Vianello o la
sfortunata conclusione ravvicinata di Masini che finisce a lato. Il
Gallipoli si fa vedere verso il quarto d'ora ed è subito
illusione del gol. Solo una falsa gioia però, visto che la
punizione di Ginestra ha un effetto incredibile, ma non gira quanto
basta e il portiere di casa smanaccia in tuffo. Come se non bastasse,
successivamente Cangi fallisce anche la ribattuta vincente. Gol
sbagliato, gol subito. La legge del calcio è assai ferrea e al
minuto 37' la gara si sblocca per merito di Cammarota, il quale, su
calcio piazzato, indovina il gol della domenica portando in vantaggio
i lucani. Il gol gela giocatori e tifosi (costretti dal Prefetto, per
evitare incidenti con i locali, a seguire il match dalla tivù)
giallorossi, che vanno al riposo con la loro squadra in svantaggio.
Prima del classico intervallo, ci prova il solito Ginestra ma la mira
non è granchè.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Nella ripresa non ci sono
novità negli effettivi, nemmeno nel copione del match, che
continua a restare gradevole e divertente. Rammarico per il Potenza
dopo 4', quando Konte fallisce un ghiotto contropiede, recrimina il
Gallipoli nel momento in cui Di Gennaro appoggia nel sacco ma vede
strozzarsi l'urlo in gol dal segnalinee che sbandiera il fuorigico.
La svolta però non tarda ad arrivare, grazie anche ai soliti
oculati cambi di Giannini, che fa entrare Marzeglia e Cimarelli
togliendo Suriano ed Esposito. Al 26' il pari è agguntato con
il rapinoso tapin di Cangi, che, dopo un corner, risolve una mischia
furibonda gonfiando il sacco. I padroni di casa protestano per una
qualche irregolarità, ma l'arbitro convalida il gol, la parità
è ripristinata. Per i lucani è una mazzata piuttosto
netta, il pomeriggio diventa un incubo quando, alla mezz'ora del
secondo tempo, Ginestra completa il sorpasso trasformando in oro
colato l'assist al bacio del neoentrato Cimarelli. Prima del triplice
fischio potrebbe esserci gloria anche per il generoso Di Gennaro, ma
è il palo a dirgli di no. Nel finale più o meno normale
amministrazione, fin quando lo scacco matto del pomeriggio
gallipolino diventa una bella realtà. Opera di ottime pedine,
ma anche di uno stratega che sa come farle muovere.</p>