Data pubblicazione: 06/09/2008 | ATTUALITÀ
La torre di Sant'Isidoro potrebbe avere una funzione pubblica. Solo proposte
Potrebbe essere utilizzata da tutti la torre di Sant’Isidoro, l’assessore all’Urbanistica e ambiente, Mino Natalizio, ha chiesto alla Regione Puglia, una libera fruizione. Per il momento il progetto è stato approvato dalla giunta comunale.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>NARDO' | </strong>La splendida torre costiera di Sant’ Isidoro potrebbe essere destinata alla libera fruizione. L’assessorato all’Urbanistica e ambiente, infatti, ha predisposto una delibera approvata dalla giunta comunale con cui chiede alla Regione la concessione d’uso della torre da adibire a pubbliche finalità quali l’utilizzo come centro di documentazione e visita del arco di Porto selvaggio, palude del capitano e dell’area marina protetta, sede di associazioni per la promozione del territorio o, ancora, sede di ufficio per informazioni e servizi ai turisti.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">L’attuale concessionario della torre ha richiesto il rinnovo della concessione per utilizzare la struttura come deposito di attrezzi per la pesca mentre, secondo l’amministrazione comunale, sussistono interessi pubblici per il recupero e la valorizzazione del bene demaniale che può tornare quindi alla fruizione collettiva, anche in ragione dei rilevanti valori storico-culturale e paesaggistico ambientale che dovrebbero prevalere su di un interesse privato.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">La torre costiera di Sant’ Isidoro fa parte dell’importantissimo sistema di fortificazioni che, a partire dal regno di Carlo V, 1519-1559, cominciò ad interessare il Regno di Napoli ed in particolare la penisola salentina, terra di scorrerie da parte dei pirati saraceni.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">«Si tratta – ha dichiarato il sindaco Antonio Vaglio – di un primo passo verso un progetto più ampio di recupero delle torre costiere».</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">«Quello del recupero è un progetto a cui stiamo lavorando da tempo insieme all’Area Marina Protetta – ha detto l’assessore all’Urbanistica e ambiente, Mino Natalizio, e attraverso i canali di finanziamento della comunità europea, ma non solo, cercheremo di restituire alla pubblica fruizione gli splendidi tesori architettonici che testimoniano la storia del nostro territorio».</p>