<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Avevano
preso di mira le fotocamere per il rilevamento delle auto ad alta
velocità. Apparecchiature che il Comune di Lecce aveva
installato qualche tempo prima, con l'intento di monitorare il
passaggio in quella via. La zona è quella di viale papa
Giovanni Paolo II (conosciuta da tutti col più familiare e
generico nome di via dello stadio), angolo via Pietro Cavoti, e via
Assano, nell'immediata periferia di Lecce. Tutto sarebbe successo
intorno alle 23,30, quando è giunta alla Sala operativa della
Questura una segnalazione. Alcuni giovani, si diceva, avrebbero
tentato di danneggiare le fotocamere installate dal Comune. Sul posto
è stata subito inviata una pattuglia della Squadra Volanti.
Gli agenti di polizia hanno individuato i tre giovani che, stando
alle testimonianze di alcuni testimoni, poco prima si stavano
aiutando tra di loro, con lo stesso fine, quello di distruggere le
apparecchiature per il rilevamento della velocità. I tre
ragazzi, stando poi a quanto ricostruito dagli uomini delle Volanti,
si sarebbero mossi insieme. Uno di loro avrebbe usato una maglietta
per non farsi male. Con un oggetto appuntito, probabilmente un
cacciavite, avrebbero prima rotto l'involucro di metallo, poi con una
maglietta, per non farsi male, avrebbero danneggiato il vetro delle
due postazioni rendendole inutilizzabili. Sono stati, così,
denunciati a piede libero all'autorità giudiziaria per il
reato di danneggiamento aggravato.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Proprio questa mattina,
sul posto è giunto l'assessore alla Polizia municipale, Lucio
Inguscio, che dopo aver constatato quanto comunicatogli dalla polizia
nella notte, ha espresso la sua amarezza: «Sono dispiaciuto di
quanto si è verificato questa notte, in particolare per il
fatto che la volontà dell'amministrazione comunale è
quella di difendere la vita, e non di creare disagi ai cittadini».
Che l'alta velocità sia un bruttu vizio nel Salento, non ci
sono dubbi. Basta guardare, carte allamano, tutti i casi di incidenti
stradali che si sono verificati nelle scorse settimane. Lecce poi è
un capoluogo con stradoni grandi, larghi, e qualche via, tipo viale
dello stadio, viene scambiata per una pista di formula uno, più
che per una strada urbana. E poi, si sa, il limite è di 50
chilometri orari. Quindi per forza di cose, più veloci non si
può andare. L'assessore Inguscio, intanto, auspica che i tre
ragazzi abbiamo compiuto quell'atto di vandalismo, più come un
divertimento, che con la consapevolezza di togliere dalla strada un
mezzo per diminuire di fatto la velocità. A Lecce, intanto,
non è la prima volta che qualche automobilista mette sotto un
pedone, soprattutto in prossimità delle arterie periferiche
che più si prestano a una corsa veloce. Ma anche in centro.
Stesso discorso. Quando si può correre, inutile negarlo, gli
automobilisti premeno il piede sull'acceleratore, cosa, appunto, che
non potrà essere fatta dopo l'installazione dei photored,
previa contravvenzione e decurtazione di punti dalla patente.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Intanto, Inguscio questa
mattina ha sentito il sindaco, Paolo Perrone, col quale sta
concordando gli interventi di riparazione delle apparecchiature di
sicurezza. Le installazioni, curate proprio dalla Polizia municipale
di viale Rossini, sono state effettuate, inoltre, tra viale Rossini e
via Merine, tra viale Giovanni Paolo II e via Cavoti, e tra viale
dell'Università e via Pozzuoli. La settimana prossima, poi, ci
sarà pure la conferenza stampa di presentazione. «I
'traffipax' - così si chiamano - saranno riparati quanto
prima», tuona Inguscio. Automobilisti avvisati.</p>
<p> </p>