GALLIPOLI | L'operazione Cavese è iniziata, la capolista Gallipoli domenica sarà di scena in provincia di Salerno. Logicamente con l'intento di sbancare, di tornare a far bene in trasferta e tenere a bada il Crotone. Non sarà facile, le insidie sono dietro l'angolo nella tana di una squadra severamente punita dopo gli scontri, da far west, nella partita persa domenica scorsa con il Sorrento. I giallorossi, che vantano il miglior attacco del torneo al pari dell'Arezzo (45 centri in 26 gare, potranno cavalcare l'onda, e la notizia buona sta nel fatto che molto probabilmente ci sarà anche Paolo Antonioli, tornato ad allenarsi con la squadra, dopo l'infortunio al tendine d'Achille. Dallo staff medico trapela un cauto ottimismo, così come dalle parole del diretto interessato: «Credo di avere delle alte percentuali di poter essere a disposizione - commenta Paolo Antonioli, 31 anni, alla seconda stagione a Gallipoli -, dopo aver vissuto due settimane di stop lontano dal campo per curare nel migliore dei modi questo problema al tendine. Psicologicamente mi sento già pronto insieme ai miei compagni per la trasferta contro la Cavese».
A parte i riposi precauzionali dei giorni scorsi di alcuni elementi come Molinari e Mounard, per la trasferta campana Giannini al momento non potrà contare solo sull'infortunato Giorgio Cini. L'esterno romano sta recuperando da un problema muscolare ed in questi giorni si è sottoposto a delle terapie, oltre alle sedute in piscina. Passando agli amarcord, a spingere i giallorossi di Giuseppe Giannini c'è anche il precedente beneaugurante della sfida dell'andata, dove i salentini confezionarono il successo più pesante in questo campionato proprio contro la Cavese, battendola per 5-1 lo scorso 2 novembre al Bianco. Dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio (0-1, gol di Tarantino per i campani), nella ripresa si scatenò il ciclone giallorosso con la doppietta di Di Gennaro ed i sigilli di Cangi, Ginestra e Mounard. Una sfida giocata in un clima di sportività in campo e sugli spalti, che registrò però una coda polemica per la sostituzione nel finale del numero uno Gegè Rossi con il baby Marcandalli. Il cambio non venne preso bene dallo staff tecnico campano. «Mancanza di rispetto per gli avversari » commentò l'allenatore Camplone. Giannini, stupito, chiarì: «Non posso certo chiedere ai miei avversari quale giocatore sostituire». Quel che è certo, è che stavolta sarà, certamente, meno semplice per la forte truppa ionica.