CAVALLINO | Questa Volta si parla di furti e truffe segnalate dalla centrale operativa della questura di Lecce. Gli uomini della sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile sono intervenuti presso la galleria del centro commerciale Carrefour di Cavallino, dove si trova il negozio di elettrodomestici Eldo. In questo centro un giovane che stava effettuando un finanziamento,per l’acquisto di un personal computer del valore di 1099,00 euro, era sospettato di utilizzare documenti falsi. Giunti sul posto gli investigatori hanno identificato l’individuo sospetto, un certo P. S., di Napoli 22enne, al quale è stata fatta una perquisizione personale che ha permesso di rinvenire nella tasca posteriore destra dei pantaloni, all’interno del portafogli, i documenti esibiti per richiedere il finanziamento. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per un dettaglio importante i documenti erano tutti intestati ad altra persona, sopra il falso documento d’identità, era stata apposta la foto del soggetto fermato. Nel corso del controllo di polizia si è accertato che il giovane era in compagnia di altre tre persone che lo stavano attendendo all’esterno del centro commerciale, a bordo di un’autovettura, una Seat Ibiza e che una volta individuati dai poliziotti, sono stati immediatamente bloccati e identificati. Si tratta di S. G. 31enne, C. C. 40enne, M. M. 25enne, tutti napoletani. Sul posto gli agenti hanno proceduto alla perquisizione delle persone fermate, per poi, perquisire l’auto.
Durante la procedura sono stati rinvenuti nella tasca destra dei pantaloni di S.G. una busta paga emessa da Poste Italiane, una patente di guida con effigiata la sua foto ed una tessera sanitaria, tutti documenti intestati ad altra persona di Jesi in provincia di Ancona, ma residente a Lecce, tutti palesemente falsi. Tutti i documenti falsi utilizzati per il tentativo di truffa in danno dell’attività commerciale Eldo, rinvenuti a P. S., nonché i documenti falsi rinvenuti a S.G. sono stati sequestrati. I sospetti sul giovane si erano addensati proprio per il colore dei documenti che erano stati esibiti alla commessa del negozio che li aveva trovati sbiaditi rispetto a quelli normalmente utilizzati. Sfortunatamente per loro, la commessa ricordava che nella stessa mattinata, prima che il giovane venisse fermato dagli agenti, si era presentata un’altra persona identificata dai documenti esibiti, patente di guida, tessera sanitaria e busta paga, chiedendo di poter usufruire del finanziamento per acquistare una Playstation 3 e un telefono cellulare per un importo complessivo di 940 euro.
L’operazione di finanziamento però, non era stata portata a termine per l’interruzione della corrente elettrica. In Questura così, si è definitivamente accertata la truffa: uno dei fermati era colui che si era qualificato con un altro nome e che aveva chiesto un finanziamento per l’acquisto della Play-Station e del telefono cellulare. Per le risultanze investigative i quattro uomini sono stati indagati in stato di libertà e in concorso tra loro per il reato di truffa continuata aggravata e uso di atto falso e due di loro per sostituzione di persona. Dagli accertamenti in banca dati è emerso inoltre che i quattro uomini fermati avevano già precedenti specifici per truffe perpetrate in altre città di Italia. Inoltre nei confronti degli indagati oltre alla denuncia è stata emessa da parte del questore di Lecce la misura di prevenzione del F.V.O. con il divieto di ritorno per anni tre nel comune di Lecce. (rob.z)