<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->
PORTO CESAREO | Il caso ha voluto che una rapina si concludesse con esito positivo, mentre un furto (di cui i carabinieri erano completamente all'oscuro) fosse sventato. È quanto successo questa mattina nel territorio di Porto Cesareo, dopo una «battuta» da parte dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, in cerca di due avventori che poco prima avevano rapinato un'anziana signora, sottraendole la pensione. Tutto ha avuto inizio attorno alle 8,30 di questa mattina. Due individui col volto coperto da passamontagna a bordo di un'autovettura, un'Alfa Romeo 156 di un colore scuro, hanno raggiunto via Kennedy (un tratto di strada isolato, e in quel momento poco trafficato) e hanno bloccato un'anziana signora, Anita Zappatore, 61 anni, vedova del posto che poco prima aveva riscosso la pensione e l'aveva riposta in una busta. Scesi dall'auto, i rapinatori l'hanno raggiunta, mentre si trovava a bordo della sua auto, una Citroen Ax. Dopo averle aperto lo sportello, le hanno puntato la pistola, e sotto la minaccia dell'arma l'hanno intimorita e le hanno ordinato di consegnare loro il denaro. Denaro che, l'anziana signora, poco prima aveva riscosso dall'ufficio postale. I due malviventi probabilmente hanno atteso lì, all'uscita, la loro vittima. A quel punto, senza fiatare, la signora ha consegnato i 1750 euro che aveva prelevato, e i rapinatori risaliti a bordo dell'auto (dove probabilmente ad attenderli c'era un terzo complice) si sono dati alla fuga.
Intanto, a Porto Cesareo, i carabinieri della locale brigata, hanno raccolto una telefonata che poco dopo era giunta nei loro uffici da parte di alcuni colleghi della Polizia provinciale. La pattuglia infatti, ha pensato bene di avvertire i carabinieri perché durante una perlustrazione hanno individuato due tipi piuttosto sospetti, tipo quelli che poco prima avevano messo a segno la rapina. A quel punto i carabinieri hanno organizzato un presìdio, proprio per provare a bloccarli durante la loro operazione di fuga. Raggiunta località «Strea», (cioè quella dove la pattuglia della Polizia provinciale era di servizio), i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, sotto la direzione del tenente Simone Puglisi, con l'ausilio di un vettore aereo del Nucleo Elicotteri di Bari hanno localizzato e accerchiato i due avventori che stavano provando a nascondere un autoveicolo per poi nascondersi fra le fronde circostanti. Ma dal cerchio delle sei autovetture dei carabinieri della Compagnia, i due, Fabio Iurlano, 21enne, (nella foto, sulla sinistra) e Alessandro Castrovillari, 22enne, (nella foto, sulla destra) entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati specifici (originari di Mesagne, ma residenti a Oria, nel brindisino), non sono riusciti a venirne fuori, tant'è che i carabinieri, dopo averli individuati, li hanno costretti ad abbandonare il nascondiglio.
A quel punto, i due avventori non hanno potuto far altro che abbandonare l'idea di fuggire fra gli scogli e consegnarsi alle forze dell'ordine, nonostante un loro primo tentativo di guadagnarsi la fuga addirittura immergendosi in acqua. Dopo tutti i controlli, i carabinieri hanno appurato che i due stavano facendo ritorno da Matino, dov'erano andati per rubare una citycar, una Smart per la precisione, e per loro sfortuna, proprio su quella che doveva essere la via del ritorno per la fuga, si sono imbattuti nel presìdio del carabinieri che era stato allestito, invece, per i due rapinatori dell'Alfa, quelli che poco prima avevano sottratto la pensione alla signora ferma in via Kennedy. Insomma, i due giovani, nonostante il loro atteggiamento corrispondesse a pieno titolo a quello assunto da rapinatori in fuga, non erano due dei tre rapinatori responsabili dell'assalto all'anziana pensionata, quanto piuttosto due ladruncoli che avevano messo a segno nella cittadina del basso Salento il furto di un'auto. Ad ogni modo, i carabinieri di Porto Cesareo li hanno tratti in arresto con l'accusa di furto aggravato. Dopo le formalità di rito, Iurlano e Castrovillari sono stati condotti in carcere, nella casa circondariale Borgo San Nicola, a disposizione dell'autorità giudiziaria. A Campi, intanto, non è tutto. Infatti questa notte, dal municipio, i ladri hanno portato via circa ottocento euro. Gli avventori si sono introdotti nell'ufficio anagrafe e con l'ausilio di una fiamma ossidrica, hanno forzato la cassaforte per poi fuggire via col denaro. Proprio nella cassaforte, infatti, erano custoditi i 800 euro.