SQUINZANO | Vedere il proprio figlio è un diritto, anche se in certi casi interviene la legge, a volte con degli obblighi, giustificandone le motivazioni. Nella giornata di ieri, un uomo di Squinzano, Pierpaolo Ciullo, 39enne, avrebbe chiesto di vedere il figlio armato con un fucile a canne mozze e puntandolo contro la compagna. Il fatto sarebbe iniziato a Motesardo, frazione di Aleasano. Ciullo si sarebbe recato presso l'abitazione della donna chiedendo semplicemente di vedere il piccolo. Quando però la compagna ha aperto il portone non tutto è andato come il 39enne sperava. Infatti, la situazione è completamente degenerata, tanto che dopo le minacce, avvenute con un'arma da fuoco detenuta abusivamente, e la violenza privata, sono intervenuti i carabinieri si Squinzano, coadiuvati insieme a quelli di Alessano e Presicce, che hanno stretto le manette a polsi dell'uomo. In casa vi erano i genitori e il fratello della mamma. Ciullo vedendosi rifiutata la richiesta di vedere il figlio, ha stretto tra le mani il fucile. Dall'altra parte però nessuno si è lasciato intimorire dal gesto, tanto da non cedere alle minacce, infatti Ciullo, vedendosi alle strette, non ha potuto far altro che darsi alla fuga. La famiglia non si è lasciata intimare dall'uomo armato di fucile, che voleva soltanto vedere il piccolo.
Successivamente, la compagna
di Ciullo ha chiamto i militari, raccontando quanto accaduto. I
carabinieri di Squinzano hanno subito iniziato le ricerche dell'uomo.
Che girovagava nelle vicinanze. Infatti, Ciullo stava percorrendo la
strada «274» quando è stato adocchiato dai carabinieri. L'auto
segnalata a tutte le pattuglie, su denuncia della donna, è stata
avvistata presso l'abitazione di un 51enne di Motesardo, già noto
alle forze dell'ordine. Sulle tracce dell'uomo si erano messi anche i
militari di Presicce e Alessano. Subito i carabinieri hanno avviato
una perquisizione in casa del 51enne, cercando il fucile. Infatti,
all'interno di un frigorifeso non utilizzato, conservato presso la
cantina dell'abitazione interessata, è stata rinvenuta una scatola,
con all'interno pezzi del fucile.
In seguito i carabinieri hanno informato il pubblico ministero di turno e, successivamente, hanno arrestato Ciullo con l'accusa di violenza privata, minacce e porto abusivo di un'arma da fuoco. Invece, il 51enne è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. Dopo le formalità di rito, Ciullo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce «Borgo San Nicola», dove vi rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria informata dei fatti dai militari. Ora le ricerche continuano, infatti, i militari stanno lavorando per rinvenire il restante dell'arma utilizzata da Ciullo per le minacce ed accertare se il pezzo dell'arma rinvenuto nel frigorifero corrispondesse a quella utilizzata dal 39enne.