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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 05/03/2009 | CRONACA
CRONACA | Le carte in regola c'erano tutte, ad eccezione della concessione demaniale marittima
Non erano autorizzati a vendere sul lungomare.
Diffida per quattro strutture commerciali
Sono stati i militari della Guardia Costiera di Gallipoli e quelli del distaccamento di Torre San Giovanni, marina di Ugento, a segnalare alcuni commercianti che avevano messo su una vera e propria attività sul suolo demaniale. Le strutture ora sono state rimosse.

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TORRE SAN GIOVANNI (UGENTO) | Quattro strutture abusive, per un totale di 230 metri quadri di superficie, sono state fatte smontare dai militari della Guardia costiera di Gallipoli nella marina di Ugento, Torre San Giovanni. Un risultato ottenuto dopo una complessa attività di polizia marittima e giudiziaria in materia di lotta all'abusivismo demaniale lungo il litorale provinciale, ha fatto sì che gli avventori della costa ugentina, su disposizione dei militari del distaccamento di Torre San Giovanni, coordinati dai colleghi della Capitaneria di Gallipoli (diretti dal tenente Gianluca Scuccimarri), ottemperassero a una diffida, con la quale si chiedeva lo sgombero di 230 metri quadrati di superficie.

Il controllo è stato fatto lungo la zona di lungomare Annibale, laddove all'esito di una meticolosa attività investigativa, i militari hanno accertato che si stesse occupando abusivamente il suolo demaniale marittimo. Un abuso da parte di alcuni commercianti, che nonostante fossero in possesso di alcuni dei permessi comunali, come per esempio il permesso per costruire e la licenza di esercizio commerciale, da alcuni anni avevano realizzato quattro strutture precarie, nei quali si vendevano prodotti alimentari risultate però realizzate in assenza della necessaria concessione demaniale marittima, ai fini appunto dell'occupazione demaniale con conseguente evasione del pagamento dei canoni dovuti.

I proprietari dei chioschetti, a quanto è dato di sapere, in un primo momento si sarebbero mostrati convinti della legittimità dell'occupazione, ma poi, dopo l'intervento dei militari della Capitaneria, si sono convinti e hanno sgomberato l'area. Da Gallipoli, infatti, è partita una diffida, con la quale si ordinava che venissero smontate le strutture abusive, entro 48 ore, e che in caso di inadempimento si sarebbe proceduto a un sequestro giudiziario.

La diffida è stata recepita dagli avventori, che hanno cessato l'occupazione arbitraria del suolo demaniale marittimo e l'hanno restituito al pubblico utilizzo. I militari sono intervenuti in un periodo, in cui con l'approssimarsi della stagione balneare fanno capolino attività di vario tipo lungo le marine salentine. Attività soprattutto commerciali che si riorganizzano in attesa della stagione estiva.

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