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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 04/03/2009 | CRONACA
TORRE PALI | Prende piede l'ipotesi che possa trattarsi di un fenomeno naturale
Il «Manta» sorvola il mare di Torre Pali.
Niente idrocarburi, forse sono «alghe»
La misteriosa chiazza rossa questa mattina è stata monitorata da un velivolo (il Manta 10-01) della Guardia Costiera di Gallipoli. Il radar non ha individuato la presenza di sostanze nocive nel mare, per questo prende piede l'ipotesi delle «alghe». Bisogna aspettare le analisi.

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TORRE PALI (SALVE) | Il cerchio sul mistero della grande chiazza rossa che ha oscurato l'azzurro mare di Salve si sta stringendo. L'ipotesi che prende piede è che quella misteriosa colorazione rossastra che ha subìto il mare possa essere da attribuirsi a una particolare fioritura di alghe marine. Lo sottolineano i militari della Guardia Costiera di Gallipoli, che proprio qualche ora fa hanno realizzato un monitoraggio con alcuni mezzi speciali dotati di radar, in grado di determinare la composizione delle acque. E proprio durante il sorvolo, gli specialisti del mare hanno scongiurato che si possa trattare di combustibile. Dunque, non si tratta di carburante magari disperso durante qualche manovrà da parte di imbarcazioni.

L'opera di monitoraggio da parte della Capitaneria di porto, diretta dal capitano di fregata Giovanni Scattola, è andata avanti tutto il pomeriggio. Dall'alto sono stati monitorati gli specchi d'acqua di Torre Pali, marina del Comune di Salve, Torre San Giovanni, marina di Ugento, e la marina di Taviano, Mancaversa. L'intervento è stato coordinato dai militari della motovedetta Cp 848 che ha lavorato in sinergia col velivolo bimotore Atr42 «Manta 10-01» decollato nelle prime ore del giorno dalla base aerea di Pescara in missione di vigilanza pesca e ambientale. L'azione di controllo operata dai militari che hanno condotto il velivolo ha così rassicurato i tanti avventori del mare, la marineria locale, e gli operatori turistici che ieri avevano segnalato più volte la presenza della strana colorazione del mare.

Il «Manta 10-01» ha appurato che lo specchio d'acqua fra Torre Pali e la costa a nord di Gallipoli non fosse stato compromesso da idrocarburi, né sostanze tossico-nocive in generale. Un risultato che è stato raggiunto mediante l'utilizzo di un radar di bordo ad ampio spettro che è in grado di effettuare vari tipi di ricerca, con la capacità di rilevare anche chiazze di idrocarburi di piccole dimensioni e di ridotta riflessione radar, fino a una distanza di molte decine di miglia dal sensore. La grande macchia rossastra non è stata rilevata dal radar, e questo sta a significare che potrebbe trattarsi di una fioritura algale inconsueta.

La macchia, come si ricorderà nell'articolo trattato ieri, ha un'estensione di circa un miglio, e ha ricoperto completamente i porticcioli di Torre Pali, e Torre San Giovanni. In particolare, oggi, le condizioni meteomarine di questa mattina, caratterizzate dal forte vento di scirocco, e dal mare mosso, hanno consentito alla grande chiazza rossastra di disperdersi e frammentarsi.

Come si ricorderà, inoltre, già circa un mese fa, ci fu un fenomeno analogo. Fenomeno che si verificò lungo le coste gallipoline e che fu monitorato anche in quel caso dai militari della Guardia Costiera. In quell'occasione, le analisi delle acque accertarono la presenza di una floritura algale meglio nota col nome di «Noctiluca Scintillans», cioè «Luce scintillante della notte», per via delle sue sfumature di colore.

Si tratta di un microrganismo che, specie in questo periodo dell'anno, fiorisce nelle acque del Mediterraneo. Un microrganismo comunque non tossico per la salute umana. La testimonianza che possa trattarsi della stessa alga è data dalla testimonianza di chi, nella notte di ieri, ha visto le acque del porticciolo della marina di Mancaversa, assumere la stessa colorazione (bluetto e iridescente) come quando ci fu quel fenomeno.

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