COPERTINO | Quella alle discariche abusive è una lotta senza fine. Senza fine, perché secondo gli agenti del Corpo Forestale dello Stato (che hanno realizzato una maxi-operazione su tutto il territorio provinciale), il fatto di lasciare rifiuti in mezzo alle campagne, è un problema che il cittadino non avverte. Eppure, le foto che gli agenti della Forestale hanno realizzato per documentare gli ettari di terreno violentati dal deposito di rifiuti pericolosissimi, parlano chiaro.
Queste degli ultimi giorni è forse una delle operazioni più grandi che il Comando provinciale ha realizzato. E della quale spesso ci siamo interessati. Nelle campagne del Salento, a Lecce, ma anche in altri comuni della provincia, si trova davvero di tutto. In particolare, in quest'ultima operazione, sono stati messi i sigilli, a dodici siti, adibiti a discariche abusive. Lecce, Gagliano del Capo, Minervino di Lecce, Uggiano La Chiesa, ma anche Sanarica, Matino, Galatone e Sannicola.
Il caso più eclatante, invece, a Copertino, dove nella zona industriale della città gli agenti hanno trovato e sequestrato gran parte dei rifiuti che al momento del loro arrivo stavano prendendo fuoco. E sempre all'interno della zona industriale di Copertino, gli agenti hanno pure trovato una motoape utilizzata per il trasporto e lo scarico dei rifiuti e una motopala utilizzata per spianare e livellare sul terreno i rifiuti stessi.
Motivi più che sufficienti, per cui far scattare denunce alla magistratura. Al termine dell'operazione, infatti, la Forestale ha denunciato a piede libero ben nove persone che ora dovranno difendersi dall'accusa di abbandono di rifiuti speciali e pericolosi. Nove persone, si diceva, di cui due residenti a Gagliano del Capo, e sette invece a Copertino. Sono state elevate, inoltre, tre sanzioni amministrative.
La superficie posta sotto sequestro, invece, è pari a circa tre ettari. Dal Comando provinciale di Lecce del Corpo Forestale dello Stato, fanno sapere che la maxi operazione è stata condotta con l'impiego di quaranta militari dei vari Comandi sparsi sul territorio leccese. E allora, controlli sono partiti dai distaccamenti di Gallipoli, Otranto, Tricase, e dal Nucleo operativo di Polizia ambientale. Una mancanza di senso civico, non c'è che dire.
Nelle discariche abusive c'era davvero di tutto. Eternit in primis, ma anche batterie esauste, pneumatici, oli esausti, contenitori di vernici, e solventi. E poi ancora, rifiuti inerti provenienti da demolizioni, alle plastiche, cartoni, bidoni, lavatrici inutilizzate, vecchi frigoriferi, e poi ancora vetro, pezzi di motori, ciclomotori, ferro, lavandini, e addirittura scarti di macellazione che avevano creato delle vere e proprie bombe ecologiche.