CASTRIGNANO DEI GRECI | Avrebbero violato le prescrizioni del sequestro della loro abitazione in quanto ritenuta abusiva, per questo i militari gli hanno stretto le manette ai polsi. L'arresto è stato compiuto negli ultimi giorni a Castrignano dei Greci. I militari dell'arma di Martano, unitamente ai colleghi del comando di, Maglie, da tempo ormai tenevano d'occhio i due coniugi, la moglie Maria Lucia Serra 46enne (a destra, nella foto) e il marito Rocco Stampete 51enne, (a sinistra, nella foto) già noti alle forze dell'ordine. La donna, è stata denunciata in stato di libertà perché scoperta dagli uomini in divisa, a modificare e ad ammodernare gli spazi di un fabbricato già ritenuto abusivo.
Così dopo esser stata segnalata all’autorità giudiziaria, l’abitazione è stata posta sotto sequestro penale. Ma ciò no né bastato per fermare i due coniugi. La donna già resasi responsabile dei reati per inadempienza degli articoli 349 e 243, è stata ritrovata nuovamente nella propria casa assieme ai muratori che conducevano dei lavori di rifinitura, come se niente fosse. In seguito a ciò, i carabinieri di Martano che si trovavano a passare proprio nella contrada Arcona, hanno notato i lavori abusivi e persistenti di Maria Lucia. A quel punto è stato tratta in arresto per suddetto reato e tenuta sotto stretta vigilanza dai carabinieri della stazione di Martano che l’avrebbero successivamente condotta presso la compagnia di Maglie per le foto di rito.
A quanto è dato di sapere, il figlio e il marito una volta scoperto l'arresto hanno continuato nuovamente i lavori di ristrutturazione del fabbricato abusivo, violando le prescrizioni stabilite. Inoltre, i carabinieri operanti, una volta giunti sul posto per ulteriori controlli, hanno arrestato anche il marito e il figlio 23enne non solo per le suddette violazioni ma anche per minacce di morte e ingiurie rivolte a pubblici ufficiali. Malgrado gli obblighi imposti, in più circostanze, l'uomo e il figlio eludevano altre sì le varie prescrizioni imposte. Attualmente anche l'uomo e il figlio sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce «Borgo San Nicola» dove sconterà la pena stabilita dal magistrato di turno.