LECCE | Entrano in scena le fiamme gialle che dopo una serie di accurati e articolati controlli, nel leccese, hanno portato alla luce un caso di evasione totale di tasse. Un caso da maxi –truffa quello che si è verificato nel leccese, ai danni dello Stato e dell’Inps, l’evasione totale infatti ammonterebbe a quasi 30 milioni di euro. L’uomo in questione è un soggetto 50enne nel leccese, che possedeva un'attività di commercio al livello europeo di varie autovetture, e da tre anni, precisamente nel periodo incluso tra il 2002 e il 2008, esercitava la professione in nero senza dichiarare né ricavi né Iva. Nello specifico l'evasore fiscale è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Lecce che, con dati alla mano, avrebbe sottratto all'erario redditi per ben 10 milioni e 400mila euro di ricavi e avrebbe inoltre evaso l'Iva per circa 19 milioni e 300mila euro. L’attività dell’uomo vantava un volume d’affari da capogiro, si tratta di quasi 80 milioni di euro l’anno con ben 5mila auto vendute all’anno, così la truffa perpetrata ai danni dello stato andava avanti grazie ai buchi e alle lacune giudiziarie presenti nella legge italiana, ma che ora è stato possibile integrare grazie al decreto Bersani. Le indagini sono iniziate nel 2007, quando sono emerse situazioni rilevanti dal punto di vista fiscale, per cui il magistrato ha dato il nulla osta ed il via alle analisi più approfondite che attualmente sono ancora in corso.
Ma non finisce qui. Infatti la sua posizione è aggravata dal fatto che l'uomo, al livello cartaceo con i documenti risultava tutto legale, se non fosse per un piccolo dettaglio: nessun versamento all’erario. La truffa si innescava su un processo semplice ma astuto: l’uomo che commerci sostanzialmente auto di grossa cilindrata, comprandole dall’Olanda, dalla Germania e dalla Francia, le avrebbe rivendute a prezzo inferiore rispetto alle altre quote di mercato battendo così la concorrenza, ma ignorando l’iva da accreditare in Italia visto che al momento dell’acquisto essa viene esentata. La situazione è talmente preoccupante che i militari del comando provinciale di Lecce hanno palesato la frode fiscale che andava avanti da molti anni grazie ai controlli fatti tramite computer, indagini presso l'Inps e nell'azienda in questione. Le conseguenze per l'uomo saranno pesanti tenendo presente che, attualmente, è stato segnalato all'autorità amministrativa. Incorrerà in commissioni tributarie, l'Inps farà ulteriori accertamenti e sarà pesantemente sanzionato. Oltre a dover restituire la somma fiscale evasa ad oggi. Intanto le indagini, hanno permesso di denunciare il titolare dell’attività e un suo intermediario attivamente coinvolto, ora sono al vaglio della finanza le posizioni di altri collaboratori probabilmente coinvolti a pari merito nella maxi truffa. (rob.z.)