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MONTESANO SALENTINO | Sbatte forte con l'auto contro un muro, l'auto si ribalta e finisce in coma. Si è conclusa nel peggiore dei modi la prima uscita di un neopatentato che questa notte è andato a sbattere con la sua auto contro un muretto, nei pressi di Tricase, non lontano da casa sua. In auto insieme a lui c'erano pure due suoi amici, che invece sono rimasti feriti, in modo meno grave. Tutti gli accertamenti, affidati ai carabinieri della Compagnia di Tricase, del capitano Andrea Bettini, hanno permesso di appurare che il giovane che si trovava alla guida non stesse guidando sotto l'effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. Erano appena trascorsi dieci minuti dopo la mezzanotte, quando da Montesano Salentino, tre amici, Salvatore Lecci, 18 anni, Donato Piccinni, 19 anni, e Vito Giaquinto, anche lui di 18 anni, erano partiti verso il Sud Salento per trascorrere la nottata e festeggiare la patente che Giaquinto aveva preso pochi giorni prima, mercoledì scorso per l'appunto. E proprio nei pressi della strada statale 275, all'altezza di via Stazione, proprio vicino Montesano, non lontano da casa, Vito Giaquinto, che era il conducente dell'auto, una Seat Altea, nell'affrontare una curva ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere contro un muro di tufo che si trovava a margine della carreggiata.
Proprio sulla curva, secondo quanto accertato dai carabinieri di Tricase, anzichè svoltare a destra, Giaquinto sarebbe andato dritto, andando a sbattere contro il confine di mattoni. L'auto poi si è ribaltata e i tre sono rimasti gravemente feriti. Il più grave è proprio il conducente, Giaquinto, che dopo l'intervento dei soccorritori del 118, è stato portato con urgenza a Lecce, all'ospedale «Vito Fazzi» dov'è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia.
Gli altri due amici, Salvatore Lecci e Donato Piccinni se la caveranno in pochi giorni. Lecci, a bordo di un'ambulanza è stato condotto nel nosocomio «Cardinale Panico» di Tricase, dove ci resterà per 30 giorni, salvo complicazioni, per via di un trauma facciale, mentre Piccinni (anche lui ricoverato al Panico) guarirà in una decina di giorni per un trauma cranico non commotivo. Grave, come detto, invece, Giaquinto, che mercoledì scorso aveva conseguito la patente. È rimasto in coma per diverse ore, a causa di un'emorraggia cerebrale. Poi i medici, trascorse sei ore, ne hanno dichiarato la morte cerebrale. Ora è stato chiesto al magistrato di poter espiantare gli organi, qualora questi non fossero stati compromessi. Questa volta, probabilmente, in un Salento sempre più segnato da incidenti stradali ha pagato l'inesperienza.