GALLIPOLI | Renato Riccio ha confessato. Sarebbe lui il presunto autore di altre rapine che sono state compiute a Gallipoli nelle scorse settimane, ai danni di una profumeria e di una farmacia, oltre a quella della macelleria in cui fece irruzione sabato scorso. Accurate indagini, condotte dalle forze dell'ordine di Gallipoli, hanno svelato fosse stato proprio lui a metterle a segno, nel centro della cittadina ionica. Renato Riccio, 47 anni, originario di Napoli, ma residente a Parabita, sabato mattina si è introdotto all'interno di una macelleria in via Udine, ben armato di pistola (una beretta modello 92, fedele riproduzione della pistola d'ordinanza che hanno in dotazione le forze dell'ordine) e ha estorto al titolare l'incasso di cinquecento euro che aveva nel registratore di cassa puntandogli l'arma addosso. Subito dopo la fuga a bordo di uno scooter, sono partite le indagini che hanno permesso di trovare l'autore della rapina a mano armata. L'uomo già noto alle forze dell'ordine è stato condotto su disposizione dell'autorità giudiziaria presso la casa circondariale di Lecce, Borgo San Nicola, per il reato di rapina aggravata.
Il pubblico ministero di turno lo ha poi interrogato nelle scorse ore. Dinanzi al sostituto procuratore Imerio Tramis, Riccio ha spiegato di essere stato lui l'autore di altre rapine. Iniziano a comparire delle certezze, ed è stata palesata così la colpevolezza dell'uomo dopo tre ore di serrato interrogatorio. Una per esempio è quella che ci fu in una farmacia di via Lecce. Gli importanti risvolti avuti hanno permesso di accelerare la procedura giuridica. L'uomo non ha retto alle incalzanti ed insistenti domande, e nel corso dell'interrogatorio, ha confessato ammettendo la colpevolezza e attribuendo a se stesso le altre rapine commesse.
Renato Riccio, avrebbe estorto oltre 2mila euro al proprietario della farmacia, mentre dalla profumeria è dovuto uscire a mani vuote vista la reazione energica del titolare che ha messo in fuga il malvivente. Nelle ore successive all'arresto, vari testimoni convocati negli uffici del commissariato hanno confermato di aver visto l'uomo, e ciò ha permesso di raccogliere delle dichiarazioni ricche di dettagli e indizi contro il rapinatore. Il cerchio delle indagini si è concluso con il rilevamento delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza, con il rinvenimento degli indumenti usati durante le rapine e dell'arma a seguito di una perquisizione domiciliare. Ora l'uomo dovrà rispondere all'autorità giudiziaria competente di duplice rapina a mano armata. Quella di sabato scorso, intanto, fu una rapina che si concluse con la sua cattura.
Il cerchio si è potuto stringere attorno a lui, quando gli agenti di polizia del Commissariato di Gallipoli, l'hanno trovato sulla circonvallazione di Alezio intento a fuggire a bordo di uno scooter senza targa e privo di assicurazione. In quell'occasione, Riccio aveva puntato la pistola giocattolo (che aveva poi occultato durante la fuga in un'aiuola dell'ospedale di Gallipoli, sulla strada per Alezio) alla testa del macellaio di Sannicola, di 39 anni, che aveva aperto l'attività di lavoro da appena due settimane. Raccolta la segnalazione, dalla centrale operativa di Gallipoli, i poliziotti avevano avvertito la pattuglia che si è data all'inseguimento tanto da raggiungere Riccio ad Alezio nella periferia. Poi a sirene spiegate, l'inseguimento si è concluso a piedi in mezzo alle campagne dopo che Riccio aveva abbandonato lo scooter, vistosi appunto alle strette dai poliziotti. In un primo momento l'interrogatorio non diede esito positivo circa le altre rapine. Pare poi che Riccio si sia ravveduto e abbia deciso di confessare. (rob.z.)