GALLIPOLI | Ancora una volta si torna a parlare di rapine nella provincia di Lecce e le forze dell’ordine sono chiamate ad intervenire per porre un freno a questi atti criminosi che sconvolgono la quotidiana tranquillità. Così la criminalità colpisce ancora prima a Lecce, poi a Gallipoli. Già da poco tempo un ladro solitario aveva tentato il furto nella gioielleria «Giovi Gold» in via di Pettorano, senza però riuscirci. Le forti urla della donna, infatti, avrebbero messo in fuga il bandito, ma questa mattina il colpo è stato portato a compimento, e come dichiarato dalle forze dell’ordine, molto probabilmente si tratterebbe di veri e propri professionisti. È stato già confermato che la gioielleria «Iuliano» sita in via Zanardelli al civico 107, intorno alle 9 di stamattina, è stata assaltata. Tutto era organizzato fin nei minimi dettagli con gran precisione: anche l’orario era perfetto per i banditi che avrebbero approfittato dell’occasione in cui le saracinesche dei negozi erano ancora abbassate, dunque ci sarebbero stati meno testimoni, meno confusione e tutto il tempo di agire quasi indisturbati. Infatti la strana dinamica degli eventi, avrebbe visto coinvolto in prima persona il titolare della gioielleria, Antonio Iuliano, di Lecce, non ha neanche avuto il tempo di voltarsi che gli uomini camuffati sotto le false spoglie di eventuali acquirenti. Si trattava di giovani alti circa un metro e ottanta centimetri ma molto scaltri, che avrebbero chiesto di poter visionare certi tipi gioielli. Intanto i ragazzi si erano coperti il viso con dei collant, le note calze femminile e hanno iniziato a lanciare pesanti minacce, impugnando con violenza una pistola per far ragionare il gioielliere.
Ma una volta presi alla svelta i rotoli contenenti vari preziosi e rispettiva mente contenenti gioielli ed orologi, i rapinatori hanno si sono traditi, mentre parlavano tra di loro avrebbero lasciato intendere un particolare accento locale per poi nascondere il proprietario spostato nello sgabuzzino e ordinandogli di non toccare assolutamente il telefono, finché non cono scappati rapidamente in via Cesare Battisti. A questo punto, l’uomo sconvolto, non sapendo cosa fare a notato alcuni passanti, che si sono fermati dopo l’accaduto, vedendo le condizioni in cui si trovava l’uomo e hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine chiamando il 113. Subito dopo aver ricevuto l’allarme sono giunte delle volanti e i poliziotti della squadra mobile assieme agli specialisti della scientifica.
Il danno ammonterebbe a ben 10mila euro che risultano fortunatamente essere coperti da assicurazione. Dopo la rapina, come previsto dal piano raffinato e sottile, del passaggio dei due banditi, rimangono solo le saracinesche abbassate e le videocamere a circuito chiuso non avrebbero registrato nulla. Mentre a Gallipoli sarebbe tutta un'altra storia, infatti nella mattinata è stato portato a compimento un ardito colpo da parte di un bandito solitario. Si tratta nello specifico di Renato Riccio (nella foto) un 48enne, originario di Napoli e residente a Parabita, che intorno alle 10 del mattino l’uomo si è introdotto all’interno di una macelleria in via Udine, ben armato di pistola e ha estorto al titolare l’incasso di 500 euro puntandogli l’arma ad altezza uomo. Il macellaio, un uomo albanese, non ha opposto resistenza e ha consegnato tutto senza proferir parola. Adesso l’autore della rapina è fuggito a bordo di uno scooter rapidamente, ma le indagini partite poco dopo, hanno permesso di trovare l’autore del furto a mano armata. Così l’uomo che precedentemente ha tentato di sbarazzarsi dell’arma, ha cercato di fuggire ma è stato prontamente bloccato dagli agenti delle forze dell’ordine e riconosciuto dal macellaio. L’uomo già noto alle forze dell’ordine è stato condotto su disposizione dell’autorità giudiziaria di Lecce presso la casa circondariale di Lecce Borgo San Nicola per il reato di rapina a mano armata.