LECCE | Nelle ultime 24 ore sono intervenuti gli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce presso l’ospedale Vito Fazzi, dove poco tempo prima era stato segnalato, da parte del personale di vigilanza Velialpol, che si trovava all’ingresso, un giovane sospettato di furto all’interno delle stanze dei pazienti. Questa è stata la dinamica dei fatti: il giovane, dopo aver accertato di non esser seguito, o osservato, con circospezione si è addentrato nelle stanze delle sue vittime e ha iniziato a frugare nelle borse alla ricerca di preziosi o denaro contante. Ma per sua sfortuna è stato notato da un signore che si trovava in ospedale presso uno dei reparti dove era ricoverato il padre, in attesa di entrare a far visita al proprio genitore. In quei momenti l’uomo ha volto lo sguardo fuori dalla finestra del pianerottolo, in direzione dell’entrata principale dell’ospedale, e ha notato un individuo, di giovane età e di corporatura esile con un giubbotto grigio chiaro che, chinato nel corridoio esterno del secondo seminterrato, stava frugando in alcune borse. Al che l’uomo si è recato all’ingresso dell’ospedale dove ha raccontato l’episodio agli addetti alla vigilanza. Gli agenti dopo aver rinvenuto per terra una borsa svuotata del suo contenuto, hanno avvisato il 113, ma alla vista dei poliziotti il giovane si è nascosto tra le autovetture in sosta cercando allontanarsi dal cortile dell’ospedale. Subito dopo il ragazzo è stato bloccato presso la portineria e condotto presso gli uffici del posto fisso di polizia dove è stato identificato.
Si tratta di D.C., 20enne, di Ceglie Messapica, già noto alle forze dell’ordine che risultava avere numerosi precedenti penali tra i quali anche quello di furto all’interno dell’Asl di Brindisi per cui era stato già arrestato. In seguito a ciò il giovane è stato sottoposto ad una perquisizione personale nel corso della quale, all’interno delle tasche del giubbotto, sono stati ritrovati alcuni oggetti tra cui delle immagini sante raffiguranti la Madonna, custodite in involucri trasparenti plastificati, una medaglietta in metallo color argento anch’essa raffigurante la Madonna contenuta in una bustina di plastica che risultavano appartenere al personale addetto alle pulizie. Le medagliette sono state asportate dalle borse custodite negli armadietti personali ubicati al primo piano nello spogliatoio del personale della ditta “Bio-Logica” che erano stati forzati. Le due proprietarie negli uffici di polizia hanno sporto denuncia in merito all’accaduto, precisando che all’interno delle borse mancavano i relativi portafogli contenenti soldi e documenti personali. Così gli oggetti ritrovati sono stati riconosciuti dalle legittime proprietarie e restituiti. Non finisce qui, infatti il giovane, per forzare gli armadietti si sarebbe procurato delle ferite, i suoi vestiti erano sporchi di sangue,per questo è intervenuta la polizia scientifica di Lecce per recuperare le tracce ematiche e per ulteriori accertamenti in merito alla dinamica degli avvenimenti. Intanto il giovane è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato. (rob.z.)