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LECCE | Continua la fase giudiziaria nei confronti di Giuseppe Naccarelli, dirigente economico finanziario. Secondo quanto emerso dalle indagini, portate avanti dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia Di Finanza, alcuni componenti di palazzo Carafa, avrebbero omesso alcuni buoni obbligazionari comunali. Si tratta di alcuni finanziamenti emessi dagli enti. Il finanziamento ottenuto ammonterebbe a circa 700mila euro, divisa tra alcuni componenti dello staff. Infatti, sembrerebbe che 300mila euro siano stati intascati dal dirigente del settore, mentre 42mila euro da Giuseppe Filippi, Adriano Migali e Lucio Stefanelli, i restati 37mila euro da Donatella Rizzo. Secondo il sostituto procuratore, Marco D'Agostino, l'allora assessore al bilancio, manovrò in maniera illegittima la somma, facendo approvare dalla giunta una delibera, in modo che la somma fosse intascata come premio. Oltre al reato di peculato vi è per questo motivo l'accusa di abuso d'ufficio e di falso contestato a vario titolo. La procura ritiene illegittima la manovra effettuata per riscuotere la somma. L'abuso d'ufficio è stato contestato all'ex componente della giunta Poli, al dirigente del settore e ai suoi quattro collaboratori che si divisero la somma. Nei confronti di Naccarelli vi è anche il falso per via di un lavoro compiuto da esterni a titolo gratuito ma che in realtà avrebbe fatto riscuotere. Inoltre, avrebbe minacciato e lanciato ingiurie e calunnie nei confronti di Lucio Stefanelli, a seguito dall'apertura del fascicolo, in possesso del pubblico ministero. Si sarebbe susseguito anche un diverbio con il collega Fernando Maggiore.