LECCE | È stata condannata nella giornata di oggi parte della banda dei falsari. Esattamente lo scorso 7 maggio, i carabinieri della compagnia di Casarano, insieme ai militari del Nucelo Operativo Antifalsificazioni monetarie di Roma, hanno arrestato alcuni dei componenti della banda. Si tratta di Rosario Fioretti, 62enne di Carmiano, Giancarlo Camponeschi, 46enne, di Roma, Alberto Alfieri, anche lui 46enne, di Lecce, Giovanni Gianfreda, 27enne, di Melissano e Luca Manganaro, 22enne di San Cesario.
In totale sono stati emessi quasi 13 anni di carcere, alla presenza del gip, Antonio Del Coco. Camponeschi e Gianfreda dovranno scontare quattro anni e otto mesi di reclusione, mentre per Fioretti quatto anni di carcere. Alfieri e Manganaro sono stati rinviati a giudizio. I militari bloccarono la banda mentre era la lavoro. Sequestrando anche le banconote che sarebbero state immesse nel Salento e quelle che sarebbero andate fuori dalla Puglia, ben 10 milioni di euro falsi. Alcuni pezzi da 50 avrebbero raggiunto la Calabria, mentre le altre sarebbero andate all'estero, nei paesi come l'Austia e la Svizzera. Durante l'operazione nominata «Gutenberg», per via dell'inventore della stampa, i militari scoprirono 50mila fogli stampati da poco, su ognuno vi erano stampate 4 banconote da 50 euro.
Facendo un po' di conti, sarebbero usciti fuori circa 200mila euro, tenendo conto di alcune mal stampate e di fogli di prova. Oltre al falso denaro, vennero sequestrate le lastre, le pellicole e il materiale utile per la stampa e per il taglio delle banconote. Inoltre, durante la fase di indagine, nel Salento giunse martin Mund. Si tratta dell'esperto sulla contraffazione giunto da Francoforte, incaricato dalla Banca Centrale Europea. L'uomo verificò la contraffazione delle banconote che sarebbero state stampate all'interno di una tipografia di Melissano. Camponeschi, Gianfreda e Fioretti erano difesi dai legali Gabriella Mastrolia e Michelangelo Gorgoni.