NARDÒ | La polizia di Stato ed i finanzieri del comando provinciale di Lecce hanno nuovamente operato, nell'ambito dell'attività di contrasto al gioco illegale e della corretta installazione e uso dei videogiochi. Continuano i ramificati e continui controlli da parte delle forze dell’ordine che anche questa volta sono riusciti a portare a termine un'indagine investigativa, in alcuni esercizi commerciali di Nardò dove sono stati sequestrati vari videogiochi da intrattenimento non rispondenti alla normativa e alle caratteristiche dettate dalla legislazione vigente. Così gli agenti delle volanti in collaborazione con le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine «Puglia Meridionale» di Lecce, nel corso di un servizio ad ampio raggio predisposto per la prevenzione dei reati in genere con particolare attenzione alla prevenzione del gioco illegale, hanno proceduto al sequestro degli apparecchi da gioco installati in un bar di Nardò sito in via Enrico Toti. Nello specifico si è trattato di due videopoker al quale sono stati messi i sigilli e che venivano azionati con l’inserimento di una moneta da 1 euro, gli agenti hanno appurato che non si trattava di «giochi innocenti». Il titolare dell’attività commerciale interessata è stato contravvenzionato e il denaro contenuto nelle macchinette è stato sequestrato. Nel corso del servizio sono stati poi, effettuate ulteriori indagini di controllo nell’ambito di giochi e scommesse on- line per vedere se le linee di collegamento internet utilizzate per tali giochi fossero collegate ad una rete telematica con i monopoli di Stato. Ma analizzando la situazione, i militari operanti hanno appurato la mancanza delle autorizzazioni amministrative specifiche, e successivamente hanno confermato l’assenza della connessione legale in rete. Una volta verificate le violazioni sono stati effettuati una serie di verbali e sanzioni per un totale complessivo di ben 4mila euro. Ma il giro di vite alla criminalità non finisce qui, infatti hanno avuto luogo diversi controlli su ben 150 persone, di cui alcune con precedenti penali ed effettuate contravvenzioni amministrative e verbali per nuove infrazioni. Nello specifico gli individui indagati erano già sottoposti a misure di sorveglianza speciale, e sono state poi effettuate nei loro confronti una serie di perquisizioni. Numerosi controlli sono stati realizzati anche nei casolari abbandonati di campagna alla ricerca delle prove di eventuali furti. Si conclude così l’operazione a largo raggio, per la repressione delle operazioni criminali, di furti nelle abitazioni e del gioco illegale. (rob.z.)