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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 20/02/2009 | CRONACA
CRONACA | Colto in flagrante il rapinatore subito dopo il colpo ai danni di una leccese
Rapina a mano armata? Arrestato.
Interviene la squadra mobile di Lecce
Arrestato Cosimo Intrepido residente a Trepuzzi, è stato arrestato nelle ultime 24 ore per rapina a mano armata in via Dalmazio Birago a Lecce. L’uomo, è stato subito individuato dalla polizia e sottoposto a sorveglianza speciale, avendo già vari precedenti penali.

LECCE | Venticinque medici dell’ospedale «Vito Fazzi» risultano iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo per il decesso del pensionato Carmelo Ruggio, di Surbo. Secondo le indagini coordinate dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini, avrebbero provocato il decesso dell’anziano il 15 aprile del 2008 presso l’ospedale di Forlì, per un arresto cardiocircolatorio ed insufficienza respiratoria acuta. Una morte, per la Procura, da ricondurre ad una errata diagnosi di tumore al rene, formulata dai medici che lo avrebbero tenuto in cura presso l’ospedale di Lecce e per la mancanza di adeguate e tempestive cure al paziente, allorché durante i ricoveri avrebbe accusato i gravi problemi respiratori non adeguatamente trattati.

Quindici camici bianchi svolgono la loro attività presso il reparto di nefrologia e dialisi, otto nel reparto di cardiologia ed emodinamica. Per la Procura, appare necessario l’espletamento di una perizia-medico legale al fine di accertare anche attraverso un esame autoptico la causa e la natura che produssero la morte di Ruggio, se i trattamenti diagnostici praticati durante i suoi ricoveri siano stati tempestivi ed adeguati rispetto al quadro clinico manifestato dal paziente e ancora accertare se trattamenti diagnostico-terapeutici diversi da quelli praticati avrebbero potuto evitare la morte del paziente o quantomeno ritardarla.

La Procura per il prossimo 5 marzo ha disposto un incidente probatorio con una perizia medico legale e sono stati nominati periti la dottoressa Emanuela Turillazzi, dell’istituto di medicina legale di Foggia, Matteo Di Biase, professore ordinario di cardiologia presso l’Università foggiana e il medico Gesualdo Loreto. Sul registro degli indagati compaiono anche i nomi di un oncologo e di un orologo del Vito Fazzi. La moglie di Ruggio ha fatto scattare le indagini sporgendo querele. Lei e i figli si sono costituiti parte offesa e sono difesi dall’avvocato Giuseppe Rocco. (rob.z.)

 

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