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LECCE | Era accusato di rapina in concorso. Il processo nei confronti di Federico Amaranto, 25enne, di Lecce, che si è svolto con il patteggiamenti, si è concluso nella giornata di oggi. L'uomo, che si è presentato oggi in aula, è stato condannato dai giudici della corte presenti a due anni e sei mesi di reclusione, pena richiesta dal pubblico ministero Emilio Arnesano. I fatti risalgono allo scorso 28 dicembre 2003. Già due volte il legale di Amaranto, Amedeo Martina, aveva chiesto ed ottenuto due istanze di patteggiamento. Secondo quanto emerso dalle indagini e dal racconto del giovane, quel giorno Amaranto si trovava a bordo di uno scooter e in sella portava un suo complice. Insieme avrebbero raggiunto il distributore di benzina «Api» situato sulla Merine-Lizzanello. Il 25enne rimase in sella allo scooter, aspettando il complice che si mettesse nuovamente in sella, vista la reazione della moglie del gestore. Amaranto venne successivamente denunciato. Nell'aula del Tribunale, l'imputato dovrà pagare anche una multa di 800 euro. Attualmente l'uomo si trova agli arresti domiciliari, condannato per un'altra rapina messa a segno a Bologna, in compagnia di altri due leccesi. Siccome Amarando ha scelto il rito abbreviato per essere condannato, in questo caso si ha l'abbattimento di un terzo della pena, quindi è stato scarcerato.