LECCE | Ancora una volta l’operazione anti-prostituzione porta buoni risultati, dopo una lunga serie di controlli effettuati sulla strada statale 101. Nelle prime ore della mattinata di oggi è stata portata a termine una vasta ed articolata operazione finalizzata al contrasto della prostituzione esercitata da un buon numero di cittadine extracomunitarie, di origine prevalentemente africana. Nello specifico, l’attività ha interessato alcune nigeriane che giungevano in treno verso il capoluogo salentino, per poi spostarsi nelle principali arterie stradali di collegamento con la provincia dove si prostituiscono. Vari servizi, disposti sempre dal questore di Lecce, il dottor Antonino Cufalo, e coordinati dal Dirigente dell’ufficio immigrazione, Antonio Calcagni, sono stati svolti con l’ausilio di numerose pattuglie del reparto prevenzione del crimine «Puglia Meridionale» di Lecce, e di personale qualificato dell’ufficio immigrazione con il supporto tecnico del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.
Analizzando la situazione, si è potuto scoprire che le donne a prostituirsi erano circa in 15, che sono arrivate in città come ogni mattina alla stazione ferroviaria centrale con i treni provenienti da Bari, e poi hanno proseguito a piedi o con passaggi di fortuna raggiungendo la loro postazione, prevalentemente lungo la strada statale 101 di Lecce-Gallipoli. Ed è proprio qui che gli agenti le hanno sorprese dopo alcuni minuti mentre già stavano contrattavano con i primi clienti le tariffe delle loro prestazioni.
Nella circostanza, quattro di queste ragazze, tutte di età compresa tra i 25 e i 30 anni, di nazionalità nigeriana, tutte domiciliate a Bari e una residente a Roma, sono state condotte in questura presso l’ufficio immigrazione dove verrà valutata la situazione personale di ognuna di esse in relazione alle norme del permesso di soggiorno in Italia. (rob. z.)