CASTIGLIONE (ANDRANO) | La psicologia del branco funziona sempre allo stesso modo: finché si è insieme, ci si sente sempre più forti e si arriverebbe a fare qualunque cosa. Così i 4 giovani scellerati tutti tra i 16 e i 17 anni di Castiglione, sono entrati in azione. La notte di Natale subito dopo la Santa Messa, i quattro hanno invitato la ragazza ed il suo fidanzatino a fare una passeggiata con loro prima di rientrare a casa. Senza però sospettare di nulla la giovane coppia si è unita a coloro che considerava degli amici nonostante li conoscesse solo con il nome di battesimo. Durante questa passeggiata, resa magica dal clima natalizio, il gruppetto ha imboccato il cancello d’ingresso della villa comunale di Castiglione. Solo una volta giunti in un punto abbastanza isolato i quattro hanno rivelato le loro vere intenzioni e, dopo essersi repentinamente fermati hanno accusato il giovane fidanzato, tricasino del gruppo, di essersi macchiato della gravissima «colpa» di aver trovato l’amore a Castiglione.
Da qui in poi sono stati inutili i vari tentativi di far ragionare i 4 che, una parola dopo l’altra, hanno iniziato ad innervosirsi. Il giovane ha spiegato loro, invano che certi «ragionamenti» sono inutili e puerili. A quel punto gli «indigeni», sentendosi feriti nell’orgoglio, hanno aggredito il ragazzo pestandolo a suon di calci e pugni ed ecco che il branco agisce nuovamente, quando la ragazza tenta di prendere le difese del fidanzato. Ma il gesto della ragazza è stato vissuto come un atto di lesa maestà da parte del quartetto che, indispettito dalla reazione di lei , l’ha aggredita. Fortunatamente i due fidanzati sono riusciti ben presto a sottrarsi alla furia cieca dei branco e dopo essersi recati in ospedale, dove sono stati riscontrati vari traumi contusivi, hanno pensato bene di andare a denunciare l’accaduto al comandante della stazione carabinieri di Tricase. Nonostante fossero ancora scossi e spaventati, il maresciallo è riuscito, dopo averli tranquillizzati, a farsi narrare in modo dettagliato e lineare come erano andati i fatti. Il racconto è stato lucido e circostanziato ma dei quattro aggressori si conoscevano solo i nomi di battesimo. Nessun cognome, nessun indirizzo, nessuna notizia sulla scuola frequentata. Nonostante ciò dopo quasi due mesi dalla vile aggressione, la meticolosa attività di indagine svolta dai carabinieri di Tricase, capitanata da Andrea Bettini ha permesso di identificare i quattro componenti del branco: si tratta di O.M., V.P., P.S. e M.R. Ancora una volta, la psicologia del branco, rivela come certi atteggiamenti si rinforzino quando si agisce insieme, sia nel bene che nel male, così i giovani sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori di Lecce per il reato di aggressione.