GALATONE | Colpisce un carabinieri con una siringa e viene arrestato. Tutto è successo quando questa notte, circa mezzora dopo la mezzanotte, una chiamata al numero di pronto intervento 112 ha segnalato ai carabinieri della stazione di Galatone, la presenza di un uomo all'interno di un'auto che stava fermo senza muoversi da diversi minuti. Una telefonata nella quale un signore chiedeva l'intervento dei carabinieri. E allora hanno proceduto facendo un controllo. Quando sono arrivati dinanzi all'autovettura parcheggiata nel centro cittadino, in una via. I carabinieri per accreditare quanto gli era stato riferito telefonicamente poco prima alla centrale operativa, hanno mandato la pattuglia impegnata di zona sul posto. I carabinieri si sono avvicinati per ottemperare al servizio, e quando gli hanno fatto capire le intenzioni l'uomo si sarebbe girato verso di loro con fare esagitato. Tanto che poi li avrebbe minacciati, forse per effetto della droga, continuando a inveire contro di loro. Fra le mani, l'uomo avrebbe impugnato una siringa ancora sporca di sangue che i carabinieri hanno ritenuto fosse stata utilizzata da lui stesso poco prima. A quel punto Sebastiano Colitta, 35 anni, di Galatone, (nella foto) ha cominciato ad agitarla verso i militari, chiedendo di essere lasciato stare. Un carabinieri è stato colpito sul dito di una mano. I militari, vista la sua reazione, lo hanno immobilizzato, e poi lo hanno perquisito. A seguito della perquisizione personale, i carabinieri della Compagnia di Gallipoli, del capitano Stefano Tosi, gli hanno trovato un taglierino. Colitta è stato così arrestato e su disposizione del magistrato nominato di turno è stato condotto a casa, in regime degli arresti domiciliari. Ora, dinanzi alla magistratura, l'uomo (che è stato arrestato in flagranza) dovrà rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto non autorizzato di armi o oggetti atti a offendere, e guida sotto l'effetto degli stupefacenti. Mentre il carabiniere ferito è stato portato in ospedale per essere medicato. Al pronto soccorso dell'ospedale di Nardò, i medici gli hanno prestato le prime cure.