MONTERONI DI LECCE | Due giovani 16enni giocavano a fare i «grandi» e non c’era niente di meglio per loro se non intrufolarsi di nascosto nella casa del vicino e portare via un fucile da caccia dall’armadietto del salotto. Un piano premeditato, forse per un senso di sfida, dai due giovani che, d’accordo, hanno deciso di portare a termine il colpo. I giovani sono riusciti ad entrare abilmente nell’abitazione passando dalla finestra della gabbia delle scale, tra uno sforzo e l’altro, senza fare il minimo rumore, si sono recati nel salotto dove si trovava appunto il famoso armadio, contenente svariati fucili da caccia e tutti in bella mostra. L’attenzione dei due si concentra su un modello in particolare: un fucile Beretta calibro 12, e come se non bastasse portano via anche una cartucciera contenente già 6 cartucce. Dopo aver portato a termine l’operazione, si dileguano facendo attenzione a non lasciare tracce.
Ma il giorno dopo, il proprietario, accortosi dell’accaduto ha immediatamente sporto denuncia alla locale stazione dei carabinieri di Monteroni, i militari giunti sul luogo del reato hanno potuto appurare che i malviventi erano riusciti a passare proprio dalla finestra del vano scale, ricostruendo nei dettagli, la dinamica del furto. Il sopralluogo e le indagini accurate hanno dato i loro frutti, i militari sono risaliti ai due 16enni. I due, coetanei, abitano nei pressi della casa dove è stato portato a termine il furto che forse per una «bravata», hanno deciso di farlo sparire. Sono stati attualmente denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale minorile per furto in appartamento e detenzione abusiva di arma da fuoco.
Inoltre è stata denunciata per porto e detenzione abusiva di arma da fuoco la sorella di uno dei due giovani. La ragazza, come affermato ai carabinieri, avendo saputo della malefatta compiuta dai giovani , ha cercato di evitare il peggio ai due adolescenti, recuperando il fucile per restituirlo al legittimo proprietario senza, però, tenere in considerazione che per portare un’arma è prevista e necessaria una specifica licenza rilasciata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Il fucile è stato consegnato al legittimo proprietario che sicuramente lo custodirà in un luogo più sicuro e meno in vista. (rob.z.)