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PORTO SELVAGGIO (NARDÒ) | Così gli attenti controlli portati avanti dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli insieme con quelli della locale stazione di Nardò hanno portato alla luce non poche novità. Il campo di ricerca si restringe, e ispezionando una zona specifica sita nella località di Porto Selvaggio, il parco naturale di Nardò, spunta fuori una lussuosa villa adibita a bed and breakfast nel suo bel mezzo. Così P.V. e C.D. due uomini 60enni del posto sono stati denunciati all'autorità giudiziaria competente per i reati di natura ambientale che riguardano, per l'appunto, la costruzione abusiva di una recinzione imbevuta di una sostanza altamente inquinante. La villa è stata costruita in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, ma nonostante ciò al momento del controllo i permessi di costruzione rilasciati dal comune, risultavano essere in regola.
Le novità si presentano proprio ora, infatti i due 60enni avrebbero utilizzato per la costruzione di una recinzione di un campo di 10mila metri quadri, ben 100 traversine ferroviarie di legno, impregnate di creosoto. Si tratta di una sostanza altamente inquinante e cancerogena per la salute che sprigiona effluvi velenosi già ad una temperatura superiore ai 20 gradi. Le traversine sono un rifiuto altamente tossico, e sono state usate dai proprietari proprio come montanti per una recinzione metallica di un'area destinata al pascolo. I due 60enni, per questo motivo, sono stati denunciati a piede libero. Intanto i carabinieri hanno appurato il rischio di inquinamento dei suoli e della falsa acquifera sottostante. (rob.z.)