LECCE | Nella rete dei carabinieri, contro la prostituzione, c'è pure un agente immobiliare. Che affittava le case, a insaputa dei clienti, favoreggiando la prostituzione lì dove c'era una buona piazza. È a questo che hanno portato le approfondite indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Lecce, nel delicato settore delle case di appuntamento. Circa dieci giorni fa è stato effettuato un blitz nel capoluogo salentino, dove sono state controllate ben 16 case di appuntamento sparse nei vari punti della città, nei quartieri anonimi, in quelli residenziali e nelle zone più periferiche. Gli accertamenti sono partiti a seguito di una segnalazione di una casa di appuntamento situata nel quartiere residenziale di San Lazzaro, dove è stata trovata una prostituta cinese, arrestata per irregolarità su disposizioni e documenti in materia di immigrazione. Da lì sono partite le attività di individuazione delle case di piacere, poi setacciate dai militari. Al momento si stanno esaminando le documentazioni raccolte durante i controlli: contratti di affitto, tabulati telefonici, e le «inserzioni pubblicitarie» per risalire al fautore del piano e capire se si tratti di una unica regia pubblicitaria, segno di una medesima regia criminale. Sono state in questi giorni controllate altre tre case di appuntamento: una in via Galateo, dove sono state trovate altre due prostitute. In questo caso il contratto è risultato in nero ed è scattata la sanzione amministrativa. A quel punto le prostitute sono andate via lasciando l'abitazione.
Le attenzioni si stanno concentrando ora, verso un intermediario immobiliare che aveva affittato l'appartamento alle due: pare infatti che il proprietario non ne sapesse nulla. Dunque lo stesso intermediario aveva affittato anche un altro degli appartamenti squillo controllati nei giorni scorsi, sempre all'insaputa del proprietario. I successivi accertamenti eseguiti dai Carabinieri hanno evidenziato come lo stesso fosse stato contattato dalle prostitute proprio per avere un luogo idoneo dove prostituirsi, le donne squillo, infatti, tutte provenienti da un noto locale notturno di Milano, avevano contattato il giovane salentino individuato proprio come «punto di riferimento immobiliare». Nei suoi confronti è scattata immediatamente la denuncia per favoreggiamento della prostituzione e per favoreggiamento della permanenza dello straniero irregolare. Per eludere i controlli avrebbe fatto dei contratti di brevissima durata, di un mese per l'esattezza, che strappava poi, alla fine del mese redigendone uno nuovo, sempre senza registrarlo e sempre senza fare la prevista comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza.
Ora si cerca di identificare il procacciatore di prostitute, gravitante su Milano, che offriva una fiorente attività nel Salento, «dove c'è una buona piazza» diceva alle giovani squillo. A quel punto veniva fornito il numero dell'intermediario che avrebbe trovato loro collocazione. Si cerca di capire se a scelta di certe zone di Lecce fosse connessa alle caratteristiche fisiche ed alla nazionalità della squillo, ma questa al momento rimane una supposizione. In conclusione altre due case di appuntamento sono state poi, controllate nella giornata di ieri, entrambe in via dei Prioli, con la collaborazione dei colleghi della Guardia di Finanza, sono state trovate due persone che si prostituivano. Ciascuna delle due forze di polizia sta effettuando delle verifiche in relazione alle proprie competenze istituzionali sempre in merito al caso. Non si escludono a breve altre novità di rilievo.