LECCE | Avrebbe sparato ed ucciso Antonio Luceri, 65enne, di Martano nel marzo del 2004. Ora, Fernando Marsella, 49enne, rischierà l'ergastolo per l'uccisione del Salentino. Per l'uomo di Scorrano, di professione motorista navale, il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini ha chiesto che Marsella passasse il resto della sua vita in carcere. Secondo la procura, il Marsella sarebbe il presunto mandante dell'omicidio premeditato avvenuto a Maceiò, in Brasile. Nella requisitoria del sostituto procuratore, ci sarebbero indizi pesanti che incolpano il 49enne. In particolare, emergono diverse contraddizioni alle dichiarazioni rilasciate ai giudici della Corte d'Assise. Entrambi avrebbero lasciato, diversi anni prima, il Salento andando all'estero. Luceri avrebbe abbandonato la sua attività lavorativa e si sarebbe trasferito lasciando anche la famiglia. Insieme, avrebbero allacciato rapporti con due sorelle. I rapporti però sono degenerati con il passare del tempo, a confermarlo sarebbero state alcune dichiarazioni rilasciate in fase di investigazione. Secondo il racconto dei testimoni, Marsella avrebbe anche giurato, nel gennaio del 2004, di far fuori Lucera. Attualmente dal dibattimento non è emersa la certezza di quanto rilasciato anche dai testimoni davanti ai giudici della Corte. Quando Luceri venne freddato, si trovava alla guida della sua Fiat Palio, al suo fianco sedeva la compagna dell'uomo. La macchina sarebbe stata avvicinata da quattro sicari a bordo di due ciclomotori che avrebbero sparato cinque colpi di pistola facendo morire l'uomo. Gli spari ferirono anche la donna che però restò in vita. Nelle indagini pare sia stato individuato il mandante, ma i sicari non sono stati mai identificati dagli inquirenti. Intanto, in serata, è atteso il verdetto finale della Corte. La famiglia di Lucera è difesa dal legale Dimitri Conte, entre l'imputato è difeso da Alfredo Cardigliano.