LECCE | Era accusato di estorsione, molestie e terreni pubblici. Il parcheggiatore , Vincenzo Salvini, 45enne, residente a Lecce, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione. I fatti risalgono al 2005. All'epoca, l'uomo svolgeva la sua attività nelle vicinanze di «Piazzetta dei fiori» a Lecce. A seguito delle indagini condotte dai carabinieri, è emerso che l'uomo avrebbe raggiunto un avvocato, che solitamente parcheggiava la sua auto nei pressi dei parcheggi a pagamento gestiti dall'uomo per riceve la somma del posteggio del mezzo. L'avvocato gli consegno poco più di 30 centesimi. Forse, per Salvini era poco. Da qui sarebbe nato un diverbio, infatti, il 45enne avrebbe iniziato ad insultare il cliente, minacciandolo anche. L'avvocato, a questo punto, prese la sua auto e la parcheggiò in un'altra area. L'avvocato, non contento di quanto accaduto, decise di sporgere denuncia in Procura. Da quel momento si è messa in moto la macchina investigativa dei carabinieri. Il giudice monocratico, Pietro Baffa, non ha ritenuto opportuno condannare il 45enne per i reati di invasione di terreni pubblici e molestie. Il pubblico ministero, invece, aveva chiesto la cancellazione del reato di violenza privata. Cristiano Solinas, avvocato difensore del parcheggiatore, aveva chiesto l'assoluzione di Salvini, in quanto i reati non sussistevano.