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NARDÒ | Avrebbe commesso maltrattamento in famiglia e abusato sessualmente della figlia di appena 18 anni. Sono le accuse rivolte ad un 44enne di Nardò, finito sotto processo per i reati suddetti. L'uomo è stato rinviato a giudizio nella giornata di oggi. La prossima udienza è fissata per il 15 aprile. La richiesta del rinvio fu presentata dal pm Maria Cristina Rizzo e accolta dal gup Vincenzo Brancato. I fatti risalgono a quando la ragazza aveva poco più di 10 anni. La piccola avrebbe ricevuto in un primo momento dei baci sulle labbra e sulle guancia, poi la bocca dell'uomo avrebbe iniziato a sfiorare le parti intime, cosi come le mani, infatti, nei reati si parla anche di palpeggiamento. La ragazzina sarebbe anche stata minacciata con un coltello da cucina. Con quest'arma l'uomo avrebbe ottenuto dei rapporti frequenti con la piccola, che si sono ripetuti per diverso tempo. Infatti, i rapporti sarebbero durati anni, fino all'estate del 2007, consumati all'interno della camera da letto della piccola o in quella della sorella, quando era assente o nel corso della notte. L'uomo avrebbe continuato a tormentare la ragazza fino al 21 gennaio del 2008, quando la stessa denunciò il suo «orco». L'uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce «Borgo San Nicola». La parte offesa è assistita dall'avvocato Giuseppe Bonsegna, mentre il 44enne è difeso dal legale Laura Serafino.