LECCE | Ci sarebbe di mezzo un complice nel furto in una villa commesso nella giornata di ieri. Poco prima delle 18 è giunta al numero d’emergenza 113 una richiesta d’intervento per la presenza di tre individui entrati all’interno di una villa in via Marzabotto numero 4. La sala operativa della Questura ha fatto pertanto convergere nella zona le autopattuglie della Sezione Volanti coadiuvate da una radiomobile dei carabinieri, circoscrivendo l’area dove è ubicata la villa. Tale coordinamento ha portato immediatamente al risultato di intercettare un individuo di corporatura robusta che, appiedato, alla vista della volante, cercava di eluderne il controllo, celandosi tra i fitti oleandri presenti lungo Via Rapolla. Immediatamente lo stesso è stato bloccato e successivamente identificato. Si trattava di Francesco De Spoto, nato a Lecce, 39enne, pluripregiudicato, in particolare per reati contro il patrimonio, l’uomo si presentava visibilmente sudato ed affannato. Durante il controllo, lo stesso si sarebbe mostrato insofferente e non riusciva a fornire alcuna plausibile spiegazione in merito alla propria presenza ed al suo maldestro tentativo di nascondersi. Nella circostanza, gli agenti avrebbero notato che le scarpe indossate erano visibilmente sporche d’erba e di terra. Nel corso del sopralluogo, il personale della Sezione Volanti unitamente a quello della squadra mobile, immediatamente sopraggiunte, hanno acquisito un’ accurata descrizione dei tre individui da parte degli abitanti della villa, ed inoltre, grazie all’intervento della Polizia Scientifica, sono state individuate alcune impronte lasciate da uno dei malviventi. In effetti le informazioni assunte sulla dinamica dei fatti e sulla descrizione dei malviventi portavano ad evidenziare la perfetta corrispondenza sia per la corporatura che per l’ abbigliamento della persona fermata con uno dei malviventi in fuga. In particolare, il copricapo in maglia indossato dal De Spoto, sarebbe stato riconosciuto dai richiedenti l’intervento. Successivamente, gli accertamenti sviluppati immediatamente hanno permesso di risalire ad un altro individuo, perfettamente corrispondente alla descrizione acquisita, noto come abituale frequentatore di De Spoto, un 17enne leccese, già denunciato nel 2007 per spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo pochissimo tempo, il personale della Squadra Mobile, unitamente ai colleghi della Sezione Volanti, hanno rintracciato il minore nella propria abitazione: questi, al momento del rintraccio indossava un paio di scarpe le cui impronte sono risultate simili con quelle individuate all’interno della villa. La comparazione effettuata rapidamente dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica avrebbe confermato senza ombra di dubbio la partecipazione del minore al tentativo di furto nella villa. Nell’abitazione del minorenne sono stati rinvenuti indumenti del tutto simili a quelli descritti dai malcapitati abitanti della villa e che pertanto sono stati sottoposti a sequestro. É importante sottolineare come la prontezza di spirito e la capacità di rimanere lucidi anche in quei momenti concitati da parte dei richiedenti ha consentito di avere una precisa e puntuale descrizione della fisionomia e dell’abbigliamento dei responsabili del tentato furto, rivelatesi determinanti per il risultato ottenuto dagli agenti, agevolati ulteriormente dalla capacità di pronta reazione di uno degli abitanti che è riuscito a mantenere il contatto visivo per un lungo tratto con i fuggitivi. Nel sopralluogo all’interno della villa, si è rilevato che gli ignoti malfattori erano riusciti ad entrare, sollevando la tapparella, solo in un mini appartamento posto nel piano interrato, rovistando all’interno dei mobili, mettendo tutto a soqquadro. Durante tale controllo si sono rilevate le vistose impronte di scarpe lasciate dal malfattore minorenne in vari punti dell’appartamento. Sulla base di quanto ricostruito, De Spoto è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato in concorso con il 17enne, invece deferito in stato di libertà. Dell’arresto è stato informato il pm di turno, il sostituto procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Lecce, D’Agostino, mentre per la denuncia del minore è stata avvisata Simona Filoni della Procura dei Minori. È stato inoltre designato quale difensore d’ufficio per De Spoto l’avvocato Giancarlo Vaglio del Foro di Lecce.