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LECCE | Finto dentista opera i pazienti senza avere il titolo di studio. Uno di questi, stava proprio sotto i ferri, col «dentista» (così si faceva chiamare), pronto per fare il suo intervento. Neanche il tempo di fare il blitz nel locale, che il paziente, è proprio il caso di dirlo, è rimasto «a bocca aperta». Il fatto è successo nella mattinata di oggi. Ad agire i carabinieri del Nas, supportati dai colleghi della compagnia di Lecce. I militari, una volta effettuato il blitz e controllato quello che stava succedendo all'interno, hanno posto sotto sequestro l'intero studio dentistico abusivo. Il provvedimento è scattato a seguito di apportamento e riscontri effettuati dai militari del Nucleo Antisofisticazione, da poco insediatosi in sede fisica anche a Lecce. Conta infatti ben 15 unità, specializzate nel particolare settore sanitario, con competenza esclusiva sulle legislazioni speciali del settore. I militari, dopo i controlli del caso, hanno denunciato all'autorità giudiziaria il gestore, un 42enne di Lecce. Infatti, le indagini svolte dai carabinieri hanno appurato che l'uomo aveva aperto un esercizio abusivo per svolgere la professione sanitaria di medico dentista, senza essere autorizzato. L'uomo aveva soltanto la qualifica di odontotecnico, mentre gli mancava il titolo abilitativo, ovvero la laurea in medicina e chirurgia con la specializzazione in odontoiatria. Lo studio si trovava in una zona residenziale della città, nel quartiere San Lazzaro. La struttura è stata sottoposta a sequestro al fine di interrompere l’esercizio abusivo della professione medica odontoiatrica, ovvero che il reato potesse essere reiterato. Il 42enne aveva pensato bene di far rendere veritiera la sua attività attrezzando lo studio con apparecchiature professionali. All’interno sono state trovate e sequestrate due poltrone riuniti con relativa apparecchiatura, strumenti dentistici, medicinali, per un valore complessivo di 250mila euro. Al momento del blitz all’interno dello studio vi erano diversi clienti, di cui uno già sdraiato sul riunito. Non è stato possibile neanche terminare la terapia, il paziente è rimasto appunto con la bocca aperta.