UGENTO | In due su un motociclo, sbattono forte contro un'auto e finiscono in ospedale. Uno addirittura grave, gravissimo, è in coma farmacologico. Anche se la situazione, per fortuna, al momento è sotto controllo. I medici, comunque, si riservano la prognosi. Lei, la donna che stava al volante dell'autovettura, una Fiat Panda, non l'avrebbe proprio visti i due centauri sbucare all'improvviso da quell'incrocio, e a quanto pare i due non avrebbero mantenuto la destra. Ma questa è solo un'ipotesi. L'incidente si è verificato ieri, ancora una volta in pieno centro abitato, su un'intersezione regolamentata non da un impianto semaforico, ma da segnali stradali. Ora i carabinieri, che sono giunti sul posto a seguito di una segnalazione arrivata nella sede della caserma di Ugento, hanno ricostruito la dinamica, ma senza accertare tuttavia di chi siano le responsabilità. Perché come detto uno di loro, uno dei due centauri che sedeva a bordo dello scooter, un cinquantino, al sedile del passeggero, è ricoverato in coma in ospedale per via delle sue condizioni preoccupanti. I fatti. Ieri attorno alle 15, nel centro cittadino di Ugento, su via Dante Alighieri, che si trova nel centro città, M.C., una donna di 63 anni, del luogo, ha percorso la strada fino a raggiungere l'incrocio dell'arteria principale, quello con via Francesco Petrarca. Sulla sua destra un segnale di stop, a regolamentare il traffico, segnava che la donna si sarebbe dovuta fermare per dare la precedenza ai veicoli che arrivavano da destra e sinistra.
Secondo la ricostruzione affidata ai carabinieri della stazione di Ugento, dipendenti della Compagnia di Casarano, del capitano Dario Vigliotta, la donna di mezza età si sarebbe fermata alla vista del segnale di stop, per poi guardare a destra e sinistra su quella che è, appunto, via Petrarca. A quanto è dato di sapere, la donna, dopo aver frenato e inchiodato l'auto, con prudenza avrebbe piano piano fatto qualche centimetro in avanti, perché alla sua destra c'era una fila d'auto parcheggiate che le avevano chiuso la visibilità. Non sapeva che di lì a poco, proprio da destra, su via Petrarca, sarebbero spuntati due ragazzi, ancora minorenni, di 17 anni, a bordo di uno scooter. Quello che lo guidava, D.D.S., di Ugento, non l'avrebbe vista, tanto da essere andato a sbatterci contro. Dietro di lui c'era D.C., anche lui di Ugento come il primo. Quale che sia la ragione, D.D.S., è andato a collidere frontamente sulla parte anteriore destra della Fiat Panda che la donna guidava, all'altezza della ruota anteriore. I due, nonostante avessero tentato di parare il colpo, non ce l'hanno fatta e sono finiti sull'asfalto. La donna, spaventata, è scesa dall'auto e ha prestato soccorso. Mentre un passante ha avvertito i carabinieri al numero di pronto intervento 112, e i soccorritori del servizio d'emergenza 118.
Dalla locale stazione, un maresciallo dei carabinieri si è occupato di fare i rilievi, mentre nel frattempo le ambulanze hanno separato i due amici, portando uno di loro in ospedale al «Francesco Ferrari» di Casarano, dove i medici gli hanno riscontrato una frattura al ginocchio sinistro. L'altro invece, D.C., il più grave, è stato portato a Lecce, al pronto soccorso dell'ospedale «Vito Fazzi». Lì i medici hanno riscontrato un quadro clinico più grave, tanto che hanno disposto il ricovero urgente in Rianimazione e a seguito di ulteriori accertamenti si sono riservati la prognosi. Il ragazzo, purtroppo, è in coma farmacologico, per via del forte trauma cranico, e per una emorragia interna. Quest'ultima, a quanto pare, è sotto controllo. I medici sarebbero riusciti a bloccare la fuoriuscita sanguigna, e la situazione al momento è stabile. Solo ieri, a causa delle cattive condizioni atmosferiche, sulla strada statale 274, la Gallipoli-Santa Maria di Leuca, si è verificato un grave incidente all'altezza dello svincolo per Taviano e Matino.
Nell'impatto frontale sono rimasti coinvolti l'automobilista che si trovava a bordo di una Lancia K, e il conducente di un furgone, Renault Master. Alla guida del primo c'era Rino Cazzella, 38enne, di Salice Salentino, mentre sul furgone da lavoro c'era Filomeno Caro, 47enne, di Racale. Cazzella è stato portato a Lecce, all'ospedale leccese «Vito Fazzi», mentre Caro al «Ferrari» di Casarano. Al primo, i medici del Fazzi gli hanno trovato fratture su tutto il corpo tanto da riservarsi la prognosi. Mentre il secondo, i medici dell'ospedale di Casarano, lo hanno ritenuto guaribile in una quarantina di giorni. Quest'ultimo incidente sarebbe stato provocato a seguito del sorpasso forse azzardato dalla Lancia, che si dirigeva in direzione di Leuca. Sul posto, i carabinieri della Compagnia di Casarano e gli agenti del commissariato di Gallipoli.