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ORTELLE | I vandali distruggono un'auto della polizia municipale di Poggiardo. Tanto che i carabinieri, che hanno raccolto la denuncia, dopo aver concluso l'attività investigativa hanno individuato i presunti responsabili. Il fatto risale al 19 gennaio scorso, quando un agente di polizia municipale del comune di Ortelle si è recato nella stazione dei carabinieri di Poggiardo per denunciare quanto era successo nella notte a un'auto appartenente al corpo di polizia. Ignoti, disse ai militari in sede di denuncia, aveva danneggiato l'auto in dotazione, una Fiat Stilo. Anzi, possiamo dire che gli era stata quasi del tutto distrutta. Perché in frantumi, in due, avevano mandato tanto il parabrezza anteriore, quando il lunotto posteriore. Un danno che è stato quantificato e che ammonta a 1500 euro non coperti da assicurazione. Insomma, a prima vista l'episodio è apparso palesemente un mero atto vandalico. Dalla denuncia, i carabinieri hanno avviato le indagini fino a quando non hanno ricondotto l'atto vandalico a G.I., 20enne, di Ortelle, e D.A., 20enne, di Andrano, ritenuti i presunti responsabili di quanto perpetrato.
I militari avevano cominciato a tenerli sotto controllo dopo aver ricevuto una segnalazione, il 17 gennaio scorso, quindi due giorni prima della denuncia del poliziotto della municipale, nella quale si diceva di due altri danneggiamenti. Uno ai danni di un autocarro e l'altro nei confronti di un'abitazione rurale oltre a tre furti aggravati verso autovetture. Insomma, una storia complessa a seguito della quale i due sono stati deferiti in stato di libertà con l'accusa di furto aggravato e danneggiamento in concorso. A Melpignano, invece, i carabinieri sono stati impegnati a controllare una ragazza di origine nigeriana, J.I., 24enne, che poi hanno accertato essere residente a Padova. La donna, a quanto pare, avrebbe preso un taxi per poi dirigersi verso la località della Grecìa Salentina, Melpignano appunto, per prostituirsi. Tanto che quando alcuni automobilisti di passaggio l'hanno vista indossare un abbigliamento succinto, nonostante la bassa temperatura e l'umidità, hanno ritenuto opportuno chiamare i carabinieri.
Che sono intervenuti, e hanno accertato le generalità della signorina. Dopo averla identificata, guardando sui propri database, hanno visto che la donna era stata oggetto di un provvedimento di espulsione, emesso il 27 gennaio scorso dalla Questura di Lecce, col quale veniva allontanata dal comune di Melpignano. Ordine verso il quale, però, non ha ottemperato, e che quindi permane, col divieto di fare ritorno per i prossimi tre anni. E poi ancora, fra i provvedimenti delle ultime ore, a Uggiano La Chiesa, due giorni fa, i carabinieri della stazione di Minervino di Lecce hanno tratto in arresto in flagranza di reato Gregorio Nicosia, 42enne, di Uggiano La Chiesa, elettricista. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione, in attesa di essere giudicato dal tribunale per l'accusa di reati contro il patrimonio. A quanto è dato sapere, l'uomo si sarebbe allontanato senza avere il permesso dalla propria abitazione il 10 gennaio scorso, ma è stato rintracciato in breve tempo dai carabinieri mentre passeggiava su una strada del centro del paese. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce a disposizione dell'autoritò giudiziaria.