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LECCE | Condannato a tre anni di carcere Gianni Giardino, il 21enne barese accusato di essere l'autore della rapina messa a segno lo scorso primo settembre ai danni della filiale Monte dei Paschi di Siena situata in via Verdi a Lecce. A condannare il barese è stato il gip Maurizio Saso che ha riconosciuto le attenuanti. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Il pm nella sua requisitoria aveva chiesto una pena di 5 anni e 6 mesi. Gli agenti arrivarono all'uomo attraverso delle tracce organiche che Giardino aveva lasciato, insieme a delle impronte e soprattutto ad una collanina in oro che lo ha inchiodato. Ad indagare sulla rapina messa a segno da Giardino sono stati gli agenti della squadra mobile di Lecce. Nel primo pomeriggio di quel giorno, l'uomo entro all'interno della filiale come un normale cliente ma, una volta entrato, si coprì il volto con una calzamaglia e tirò fuori un taglierino. Il bottino ammontò a circa 2mila euro. Successivamente fecero tappa presso la banca gli agenti e la polizia scientifica che rilevò delle impronte sul vetro di una delle casse. Dopo le analisi effettuate dalla scientifica, le impronte rilevate coincidevano con quelle di Giardino. Al vaglio della scientifica è stata analizzata la calzamaglia e il taglierino abbandonato dopo pochi passi dalla filiale. Molto probabilmente l'uomo aveva studiato un cambio di abiti. Inoltre, nel prendere la fuga, Giardino perse involontariamente una collanina. Infatti, la stessa collanina appare al collo dell'uomo in una foto segnaletica realizzata dalla Questura di Bari l'11 agosto dello scorso anno, pochi giorni prima che l'uomo commettesse la rapina.