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GALLIPOLI | Tentano di dare fuoco a una motoape, priva di targa, di cui i carabinieri non conoscono ancora il proprietario. Un gesto che è stato possibile bloccare grazie all'intervento degli uomini in divisa, che durante un giro di pattugliamento, questa mattina, attorno alle cinque, li hanno visti gironzolare nelle vicinanze del mezzo. L'intento era quello di far prendere fuoco al mezzo di trasporto che si trovava posteggiato nei pressi del parco Gondar, che si trova nelle vicinanze dello stadio di Gallipoli, «Antonio Bianco», e del Lido San Giovanni, a pochi metri dalla fascia costiera. Quando i carabinieri li hanno visti si sono fermati e loro alla vista degli uomini in divisa se la sono data a gambe. Uno di loro, però, non prima di aver lanciato sul mezzo una bottiglia contenente liquido infiammabile. Probabilmente benzina, quasi una molotov, che è stata lanciata sulla carrozzeria, e che ha preso fuoco e seguito dell'impatto e della rottura. Il principio d'incendio che si è realizzato è stato spento dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli, che ora stanno proseguendo le indagini al fine di indivuare i tre malintenzionati. I carabinieri, appena individuato il proprietario del mezzo, che come detto è privo di targa, procederanno a riconsegnargli la vettura.
Intanto, a Lizzanello, è stato arrestato un giovane del luogo. Che è finito in carcere per un'ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso la Corte d'Appello di Lecce. In manette è finito Gianluca Longo, 28 anni, di Lizzanello. L'uomo, volto conosciutissimo alle forze dell'ordine, alle spalle avrebbe una lunga serie di episodi criminosi, di cui si sarebbe reso responsabile. Secondo i carabinieri della stazione locale di Lizzanello, dipendenti della Comapgnia di Lecce, del capitano Luigi Imperatore, Longo avrebbe collezionato precedenti per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e agevolazione dell'ingresso illegale di stranieri sul territorio italiano. Espletate, come di consueto, le formalità di rito, Longo è stato tradotto presso la casa circondariale di Lecce, Borgo San Nicola, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.