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NARDÒ | Di tanto in tanto portava via biglietti del gratta e vinci, strappandoli da quelli destinati alla vendita, all'interno della ricevitoria per cui lavorava. Una donna è stata denunciata a piede libero, per aver rubato decine di gratta e vinci per un valore che si aggira attorno ai 10mila euro. Lei, una donna di 30 anni, a suo tempo fu assunta dalla titolare di una ricevitoria del centro storico. Poi, probabilmente attirata dal fatto che quei biglietti avrebbero potuto cambiare la vita, ogni tanto ne strappava qualcuno e se lo portava via con sé. La titolare poi comincio a registrare l'ammanco nel bilancio, fino a scoprire, grazie all'ausilio dei carabinieri, che proprio quella donna che aveva assunto era la responsabile dei furti dei biglietti che si stavano registrando negli ultimi tempi. Le telecamere a circuito chiuso hanno fatto il resto. L'hanno immortalata mentre staccava i talloncini di cartone da grattare. La titolare del negozio ormai da tempo stava registrando buchi nel bilancio del piccolo esercizio commerciale, quando a un certo punto, presa dai sospetti ha ritenuto opportuno rivolgersi ai carabinieri. Una cifra considerevole, quella del valore dei biglietti rubati, non c'è che dire. I carabinieri della stazione di Nardò, dipendenti della Compagnia di Gallipoli, del capitano Stefano Tosi, hanno chiuso subito il cerchio attorno a lei dopo aver visualizzato i filmati registrati. È così che è scattata la denuncia a piede libero con l'accusa di furto aggravato.
Non è tutto. Nel corso degli ultimi controlli, i carabinieri della Compagnia gallipolina hanno elevato alcune sanzioni amministrative. Come per esempio quella a un 30enne neretino, poiché deteneva all'interno di un bar, videopoker privi delle previste autorizzazioni di polizia. Per questo locale è stata avanzata dall'autorità competente la richiesta di sospensione dell'attività. E ancora, altre sanzioni amministrative sono state elevate a carico di cinque proprietari di altrettante pescherie. 12 pescherie al dettaglio e all'ingrosso sono state controllate, con l'elevazione di cinque sanzioni per un ammontare in totale di 8mila euro circa. Alcuni prodotti ittici sono stati sequestrati, poiché in cattivo stato di conservazione per 100 chili circa. Fra le violazioni contestate omissione nell’aggiornamento del manuale Haccp, detenzione in cattivo stato di conservazione del pescato, detenzione di mitili senza essere accuratamente custoditi in apposita rete con relativa etichetta.