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LECCE | Arrestato un «topo d'appartamento» che avrebbe lasciato delle tracce utili per gli inquirenti a giungere al suo nome. Erano ormai trascorsi circa cinque mesi, pensava di essersela passata «liscia», ma invece, le indagini, hanno portato gli agenti ad arrestare l’ autore di un furto in abitazione scoperto nella giornata di ieri dai poliziotti della Sezione Volanti di Lecce grazie all’analisi delle impronte fatte dagli agenti della Polizia Scientifica. Nello scorso mese di agosto, un’anziana signora di Lecce, aveva subito il furto nel suo appartamento. La casa era stata messa a soqquadro da ignoti malfattori che, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’abitazione, avrebbero asportato tutte le provviste della donna ed altro materiale custodito dalla stessa. In quella circostanza erano intervenuti gli agenti della Polizia Scientifica di Lecce che nel corso del sopralluogo, nonostante le difficoltà derivanti dallo stato dei luoghi, avevano rilevato dei frammenti papillari di impronte. Gli stessi erano poi stati inviati al Gabinetto interregionale per la Puglia e la Basilicata che, dall’attività di comparazione effettuata, ha potuto riferire circa l’identità dell’autore del furto. Infatti la comparazione è stata positiva con l’impronta del dito indice della mano destra di un pregiudicato leccese di 33 anni, personaggio già schedato negli archivi delle forze dell'ordine. Salgono a otto i casi di furto in appartamento scoperti dalla Polizia di Stato leccese dal gennaio 2008 con l’intervento degli agenti della Polizia Scientifica.
Nella mattinata di oggi, invece, gli agenti della Sezione Volanti di Lecce, nel corso di un servizio di controllo del territorio, mentre transitavano in via Pistoia, hanno notato un’autovettura sospetta. Si tratta di una Fiat Panda, targata Novara, con all’interno due individui sospetti. Pertanto gli agenti, dopo averli bloccati, hanno proceduto ad un controllo e durante gli accertamenti di polizia giudiziaria emergeva a carico dei due una serie di precedenti penali e di polizia, in particolare reati contro il patrimonio e furti di autovetture. Condotti in Questura, sono stati avviati dei controlli al termine dei quali sussistevano i presupposti di polizia a loro carico, ed essendo entrambi residenti a Brindisi, non avrebbero nessun motivo valido per rimanere nella città di Lecce. Per questo motivo sono stati rimpatriati nel comune di residenza con un foglio di via obbligatorio a firma del Questore di Lecce, Vittorio Rochira. Sono in corso indagini al fine di verificare l’esistenza di elementi di reità a loro carico per eventuali furti di autovetture perpetrati nei mesi scorsi.