<!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->
LECCE | È stata condannata ad un anno e otto mesi di reclusione, Lucia Assettati, 68enne, domiciliata a Lecce, dirigente scolastico, accusata di truffa e peculato, mentre Antonia Martina, 52enne, di Salice Salentino, dipendente didattico della scuola elementare, è stata condannata ad undici mesi di reclusione per aver commesso il reato di furto. Il processo di primo grado si è svolto alla presenza del gup Nicola Lariccia e delle due che hanno deciso di patteggiare. I fatti risalgono al 19 ottobre del 2004. Entrambe organizzavano dei viaggi a spede della scuola. Le due donne, stando alle indagini della Procura, avrebbero effettuato un viaggio a Roma, autorizzate dalla scuola. Al rientro sia Martina che Assettati, avrebbero consegnato in segreteria la ricevuta di un hotel. Fin qui nulla di strano, in quanto il viaggio doveva essere retribuito dalla scuola, ma nella ricevuta vi era traccia di un doppio pernottamento. Infatti, le due avrebbero preso separatamente una stanza doppia, in modo da far pernottare il rispettivo marito, diventando quasi una sorta di vacanza. Il prezzo in questo caso è raddoppiato, diventando di 55 euro a notte, con una permanenza di due notti. Inoltre, le due donne, si sarebbero fatte rilasciare delle fatture a vuoto, senza intestazione, in modo da dare la possibilità ad altri insegnanti di riscuotere qualche euro dalla scuola. Ma non è l'unico caso quello del 2004, infatti, secondo la Procura, ci sarebbero altri episodi analoghi. Oltre al fatto di truffa, Assettati è stata condannata anche per peculato. La donna si sarebbe impossessata di alcuni mobili, della scuola elementare, per un valore di 700 euro, acquistati con i soldi della pubblica amministrazione, facendoli finire nel proprio appartamento. Lucia Assettati era difesa dall'avvocato Luigi Rella, mentre Antonia Martina da Donato De Mitri e Paolo Palluto.