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LECCE | È stata emessa nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Lecce, la sentenza nei confronti dell’ex sindaco di Sternatia, Massimo Antonio Manera, ora portavoce del presidente della Provincia di Lecce. Manera era stato accusato di concussione. Alla presenza del presidente Pietro Baffa, l’uomo è stato condannato a tre anni di reclusione, cosi come richiesto nella requisitoria del pubblico ministero Marco D’Agostino. Inoltre, Manera non potrà né beneficiare della sospensione della pena con la condizionale, né potrà avere nessun ruoto nei pubblici uffici, compreso quello all’interno dell’ente provinciale. Secondo la sentenza, Manera è stato condannato perchè con il cosigliere di maggioranza, Massimo Pantaleo Candito, avrebbe persuaso Giuseppe Chiariello e Lucia Natalizia Leo, costituitesi parte civile nel processo, ad annullare l’istanza per l’ottenimento di una variante della concessione edilizia, rilasciata poi il 30 ottobre, protrattasi per sette mesi. La revoca fu presentata il 13 settembre del 2001. La variante riguardava l’utilizzo di «frangisole», che avrebbe compromesso una futura costruzione sul terreno di Candito. Questo avrebbe comportato il restringimento del giardino retrostante della futura abitazione del consigliere. Manera, che allora guidava l’amministrazione di Sternatia, avrebbe «vinto» sulla non costruzione su di un terreno che Candido aveva intenzione di utilizzare come strada per raggiungere l’abitazione che avrebbe realizzato. Il consigliere è stato assolto, in quanto per lui il fatto non sussisteva. Mentre Manera ne ha avuto la peggio. L’ex primo cittadino era difeso dai legali Federico Massa e Stefano De Tommaso, mentre Chiriello e Leo verranno risarcite in sede civile.