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LECCE | Arrestate sette persone tra le provincie di Lecce e Brindisi, con l’accusa di rapine, furti di animali, in particolare cavalli, e commercializzazione di banconote false, introdotte all’interno degli esercizi commerciali con l’acquisto di prodotti. I carabinieri, a seguito di un operazione dettagliata eseguita sui due territori, hanno ottenuto dal gip di Brindisi, Simona Panzera, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per le sette persone. Inoltre, ad alcuni arrestata, è stata notificata l’inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. A finire in carcere, con l’accusa di aver commesso delle rapine a mano armata nella provincia di Lecce, sono stati: Carmela Minalese, 44enne, e Maurizio Cavaliere, 47enne, entrambi di Squinzano, Albino Zanzarelli, 54enne, Antonio D’Ippolito, 40enne, Antonio Mazza, 38enne, e Maurizio De Michele, 37enne, entrambi di Orian, inoltre, ad essere arrestato anche un 35enne di Ceglie Messapica, Nicola Nigro. Durante le operazione di arresto, all’interno dell’appartamento di D’Ippolito, i militari hanno rinvenuto un fucile calibro 12 con all’interno 40 cartucce. Il 40enne lo custodiva illegalmente, inoltre, a finire sotto l’occhio dei carabinieri, alcuni reperti archeologici appartenenti, con un dato non certo, ad epoca romana. Su quest’ultimo rinvenimento sono in corso degli accertamenti per cercare di risalire all’originalità dei reperti e scoprire come mai l’uomo li deteneva in casa. I sette finiti in manette sono stati trasportati presso le rispettive case circondariali di Brindisi e Lecce. Secondo i militari, si tratta di un sodalizio criminale, specializzato nelle rapine. In soli 13 giorni, infatti, il Salento è stato vittima di ben 7 rapine.