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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 12/01/2009 | CRONACA
GIRO DI VITE | Nei guai anche senegalesi per cd e dvd masterizzati, e un cinese in viale Lo Re
Galatina, sigilli alla discoteca «PepeNero».
Non ha l'autorizzazione Tulps, denunciato
Il locale sabato scorso è stato preso d'assalto da circa 200 avventori, ignari del fatto il locale non fosse autorizzato. O meglio, questo quanto rilevato dai finanzieri della Compagnia di Gallipoli, che hanno ritenuto opportuno metterne i sigilli di sequestro.

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GALATINA | Sequestrano una discoteca perché priva di autorizzazioni. E quindi ritenuta dai finanzieri non sicura. Anche perché il sabato sera, all'interno del locale si recavato più di 200 frequentatori, che inconsciamente si recavano al suo interno senza sapere che presumibilmente l'attività che stesse portando avanti un uomo di 32 anni sarebbe illecita. Per i finanzieri, che hanno fatto indagini accurate, la discoteca «PepeNero» abusiva lo è, tanto da aver raccolto tutti gli estremi per procedere alla denuncia del titolare, che è di Galatina, mettendo poi i sigilli alle porte d'ingresso attorno all'area perimetrale. Le fiamme gialle della Compagnia di Gallipoli, dirette dal capitano del Comando provinciale leccese, Mauro Serrano, quando sono arrivati a Galatina, in quei 230 metri quadrati, non avevano trovato alcuna autorizzazione. Per l'apertura di un locale, che diffonde musica (ma questo è poco), gli avventori non avevano alcuna garanzia certificata che quel locale fosse agibile. Anzi, più che agibile, vivibile. Perché la prassi per arrivare ad ottenere l'autorizzazione in base al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza è piuttosto chiara. Prima si verifica l'agibilità del locale, poi ci vuole un sopralluogo da parte dei Vigili del fuoco, poi un altro da parte degli operatori dell'Asl. Tutto un iter al quale il titolare, stando a quanto rilevato dalle fiamme gialle di piazzetta dei Peruzzi, non avrebbe ottemperato. E allora, senza le dovute autorizzazioni, i militari hanno ritenuto necessario il sequestro per un'attività che andava avanti da tempo «senza essere stata - sottolineano - messa in regola». Il locale, di 230 metri quadri, è risultato sprovvisto delle necessarie autorizzazioni in materia di spettacoli, tanto che i 2470 euro, contenuti in cassa, sono stati sequestrati perché ritenuti il provento dell'attività illecita. Appena fatto il blitz, i militari hanno invitato i clienti del locale a defluire, ad abbandondonare il locale presunto non autorizzato, per meglio agire nei controlli che si sono protratti anche nella sede amministrativa di viale Jonio. All'immobile sono stati apposti i sigilli, ma anche l'attrezzatura per l'intrattenimento è finita sotto sequestro. Tanto la consolle e le casse acustiche, quanto i banchi frigo.


Ma non è tutto. Perché nel consuntivo del fine settimana, ci sono anche capi d'abbigliamento contraffatti, accessori uomo/donna, sequestrati questa volta dai finanzieri della Compagnia di Lecce. Capi e accessori per un totale di 290 articoli, che riproducevano illecitamente note griffes contraffatte, e quindi illegali. Fra le vie del centro storico del capoluogo, anche un cinese che da tempo aveva aperto un negozio di articoli per la casa e la persona senza marchio comunitario «Ce». Nell'esercizio commerciale di viale Lo Re, i finanzieri hanno trovato portalampade, torce, lampade, interruttori elettrici, prese elettriche, allarmi acustici per abitazioni, microfoni, cuffie, mini radio portatili, un sigillatore in plastica, lampade per la luce notturna da attaccare alla presa della corrente, prese timer, sveglie e orologi a batteria. Per lui è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria, una segnalazione a quella amministrativa. Poi ancora, sempre nelle vie del centro, però questa volta in quelle che si trovano nelle vicinanze di piazza Sant'Oronzo, e cioè via Vittorio Emanuele, o via Salvatore Trinchese, i finanzieri hanno fatto ancora una volta un blitz per bloccare il fenomeno dei senegalesi dediti alla vendita di prodotti audiovisivi, cd e dvd, masterizzati col pc illegalmente e destinati alla vendita. Il commercio dell'audiovisivo, sempre fiorente, porta di tanto in tanto gli extracomunitari di colore, a mettere per terra fra i pedoni che passeggiano un lenzuolino bianco con sopra adagiati i supporti. In questo caso, 155 cd e dvd sono finiti sotto sequestro. E poi ancora, due ragazzi sono finiti nei guai perché trovati in possesso di 2,6 grammi di hashish, che sarebbero stati assunti dai giovanissimi nelle ore notturne, durante l'uscita serale all'insaputa dei genitori. In questo caso, dopo un controllo di routine, le fiamme gialle hanno intercettato il modico quantitativo e lo hanno sequestrato, mentre in tre sono stati segnalati al prefetto in qualità di assuntori.


Per fare qualche dato, nel fine settimana, i finanzieri hanno lavorato impiegando in tutto il territorio provinciale 42 pattuglie, che hanno portato all'identificazione di 210 soggetti e al setaccio di 160 automezzi. Le ultime novità sono frutto di otto interventi che hanno fatto registrare le violazioni penali e amministrative. Dalla Finanza, intanto, il messaggio che si vuole dare è di collaborazione con il cittadino, che a detta dei finanzieri, dovrebbero prendere più confidenza con il numero di pronto intervento 117. Il consiglio che viene dato è di diffidare dai prodotti non certificati, come quelli venduti sulle bancarelle dei cinesi, che spesso (ma non sempre) sono privi della certificazione comunitaria, tanto che anche un semplice caricabatterie, potrebbe risultare pericoloso.

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