GALATINA | Due rapine, una a Galatina, dove i malviventi hanno svuotato le vetrinette del negozio di preziosi. L'altra a Ugento, in via Gemini, all'interno di un supermercato. Nel primo caso, i due malviventi hanno agito a volto scoperto. Indubbiamente giovani, sulla trentina d'anni, si sono avvicinati al portone blindato d'ingresso, quasi fossero normali clienti. Dopo aver suonato il campanello, la commessa ha aperto la porta. I due sono entrati nell'ingresso della gioielleria di proprietà di Pierluigi Spedicato che si trova in via Roma, e fa angolo con via Manzoni, al civico 2. Appena entrati all'interno senza esitare si sono avvicinati alla commessa, hanno chiesto di poter visionare i preziosi, che in parte erano presenti nella vetrinetta, in parte arrotolati negli astucci portagioie di velluto che si trovavano nei cassetti. Subito dopo che la donna avesse mostrato loro il deposito dei gioielli, senza paura che il loro volto potesse essere memorizzato, e con poche parole, uno di loro al possesso di una pistola, le ha fatto capire che da lì non sarebbero usciti a mani vuote. La commessa, piuttosto giovane, di 30 anni, è stata fatta sedere per terra, in modo che non potesse essere scorta da fuori, e i due hanno proceduto a legarle le mani con una corda. Uno di loro ha continuato a tenerla a bada, mentre l'altro si adoperava per svuotare tutti i ripiani, dei gioielli in esposizione. E così, in due hanno fatto piazza pulita di gioielli, monili in oro, cronografi, preziosi d'ogni tipo. Gli orologi erano custoditi nella vetrina, in esposizione, e anche quelli sono stati raccolti. Nel cassettone di un mobile c'erano pure i diamanti, che i due non hanno certamente risparmiato. Insomma, i rapinatori hanno ripulito tutto il caveau, e hanno rapinato la gioielleria portando via gran parte dell'inventario per un valore di 800mila euro. Appena hanno concluso le loro pulizie, i due sono fuggiti sempre dalla porta d'ingresso. Solo a quel punto, la giovane commessa ha potuto far scattare l'allarme, chiamando la polizia al servizio di pronto intervento 113. Dal locale commissariato, a bordo di una volante, sono giunti gli agenti di Galatina, ai quali la donna ha raccontato tutto e ha fornito un identikit dei due malviventi. Entrambi di media statura, uno è alto un metro e settanta, mentre l'altro all'incirca un metro e sessanta. Come detto non avevano il volto travisato, ma hanno agito soltanto sotto la minaccia della pistola, legata alla cintura dei pantaloni. Gli agenti di polizia dovranno cercare di risalire ai due senza poter contare su un supporto fotografico. Infatti l'esercizio commerciale non è dotato di un sistema di videosorveglianza. Il proprietario, fra l'altro, che è sposato con una donna di professione odontotecnico, non potrà neppure essere risarcito, perché l'ammanco non era coperto da assicurazione.
Questo quanto accaduto a Galatina. Dopo circa un'ora, invece, circa mezzora dopo le 18, due banditi hanno rapinato il supermercato Punto Sma che si trova su via Gemini, a Ugento appunto, sulla strada che porta alla statale 274 Gallipoli-Leuca. In questo caso il bottino è meno consistente, ma l'intenzione minacciosa di portar via il denaro frutto dell'incasso del fine settimana era pressocchè evidente. In due si sono introdotti all'interno del supermercato che si trova alla periferia del paese, sulla strada provinciale che si trova adiacente la stazione locale dei carabinieri. Uno dei due ha atteso il compagno all'esterno, per fare da «palo», mentre l'altro, col volto travisato da un passamontagna, di media statura, ha impugnato fra le mani una pistola, e dopo essersi avvicinato alla cassiera, con parole esplicite ha chiesto di consegnargli l'incasso della giornata. Nel supermarket in quel momento, si sono accorti solo alcuni clienti, perché gli altri erano impegnati a fare la spesa, con i carrelli fra gli scaffali. Intanto, nel frattempo è sopraggiunta una collega, di 35 anni, che ha tentato di disarmare l'uomo, ma senza riuscirci. Piuttosto è stata colpita sul collo col calcio della pistola. Che probabilmente sarebbe una pistola giocattolo, visto che aveva notato avere il tappo rosso. Per questo secondo caso, indagano gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano, che però, analogamente a quanto accaduto a Galatina, non potranno contare sui frame di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso. Il supermercato è infatti privo di qualunque sistema di controllo. I due, dopo aver arraffato il malloppo si sono dileguati a bordo di uno scooter probabilmente scuro.