UGGIANO LA CHIESA | Il canale straripa per la terza volta. Ma bisogna prendere provvedimenti, altrimenti la situazione, che già è grave, potrebbe diventare un'emergenza. Non fosse altro per quelle abitazioni che si trovano non molto lontano dalla strada provinciale Cerfignano-Uggiano, che nelle scorse ore sono state letteralmente sommerse dall'acqua. Questa mattina, a partire dalle nove, i vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce hanno raccolto le tante chiamate giunte al numero di pronto intervento 115. Poi, avvertito il distaccamento di Maglie, sul posto sono giunti i colleghi a bordo di un'autobotte e davanti si sono trovati uno scenario terrificante. L'acqua del canale di Uggiano La Chiesa, lungo diversi chilometri, che sfocia al largo della baia di Porto Badisco, ha distrutto gli argini che la contenevano, tanto che ha sommerso la provinciale per Cerfignano creando una situazione di allerta. L'acqua è straripata, buttando giù, in certi tratti anche i mattoni di cemento che erano stati posizionati a margine della vasca artificiale creata per contenerla. E ancora una volta è finita nelle campagne, creando danni all'agricoltura, per aver sommerso i grandi appezzamenti di terreno che ospitano gli ulivi secolari. La storia, comunque, è già nota, tant'è che nei giorni scorsi il gruppo consigliare d'opposizione, nel mese di dicembre per la precisione, presentò un'interrogazione con richiesta di risposta scritta al sindaco del paese proprio sul canale di bonifica «Ugento Li Foggi».
Nel testo dell'interrogazione, il capogruppo Salvatore Piconese, sottolineò che il canale «deve essere costantemente monitorato e ripulito dai detriti o erbacee selvatiche», e poi che «tale monitoraggio e pulizia è necessaria per evitare forme di tracimazione delle acque piovane». Insomma, nel terzo episodio, la situazione appare drammatica. Tanto che il primo cittadino di Uggiano, il sindaco Luigi Licci, ha già chiesto l'intervento della prefettura e della Regione Puglia. Ma qual è la soluzione da adottare per scongiurare l'ipotesi di una crisi? Licci sottolinea la volontà di realizzare un bacino che possa raccogliere le acque piovane: «Abbiamo già effettuato uno studio tecnico, in base al quale ci rendiamo conto della necessità di costruire una vasca di raccolta delle acque». Il bacino, spiega il sindaco, potrebb sorgere in località «Matrico», nelle vicinanze del campo sportivo. «Ma il canale - insiste poi il sindaco - è stato ripulito già nei giorni scorsi dagli operatori del consorzio di bonifica de Li Foggi, ma ciò non è stato sufficiente a scongiurare il pericolo. Per questo bisognerà intervenire artificialmente». Il percorso del canale, comunque, dovrà essere nuovamente rivisto, nonostante alcuni sopralluoghi da parte dell'ufficio tecnico sono stati già realizzati. Il canale di bonifica, come si sa, raccoglie le acque di altri territori del sud Salento, come quelle di Poggiardo, Vaste, e Minervino. Ora si attende la decisione definitiva, che potrà arrivare soltanto dopo un'ulteriore rivisitazione. (r.f.)